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Non fa prigionieri la Lazio, il fortino friulano è violato con un roboante 0-3 che infligge all’Udinese la seconda sconfitta stagionale tra le mura amiche. Tutto facile per i biancocelesti che vanno in vantaggio già al 28° del primo tempo grazie al colpo di testa di Immobile. I ragazzi di Inzaghi continuano a macinare gioco e occasioni, ma è nella ripresa che legittimano il risultato con la rete di Keita, servito splendidamente da Felipe Anderson, e il destro di Immobile. Nel finale i bianconeri provano almeno a salvare l’onore, ma Strakosha si oppone riuscendo a mantenere la porta inviolata per la seconda partita consecutiva. Lazio terza in classifica, in attesa dei risultati delle rivali: sognare non sembra più impossibile.
UDINESE
Karnezis 5
Le conclusione biancocelesti arrivano da ogni parte, ci mette le mani quando può ma deve arrendersi già dopo 28 minuti. Sui gol può fare poco, ma sulla sua prestazione non può non pesare il fatto di aver raccolto il pallone in rete per 3 volte.
Heurtaux 5
Troppo falloso, rischia anche il rosso. Gli avanti laziali sono una furia, cerca di limitare i danni come può.
Danilo 4,5
Keita e Immobile lo mandano in confusione, non riesce mai a prenderli. Ammonito anche lui, ingaggia un duello personale con gli attaccanti laziali e ne esce sconfitto.
Felipe 5
Lento e impacciato, insieme ai compagni di reparto si rende complice del pesante passivo subito dalla sua squadra.
Adnan 5.5
Meglio quando si propone in avanti rispetto a quando deve difendere. Non è la serata giusta per cercare gloria, a negargli la gioia del gol della bandiera ci pensa Strakosha.
Kums 4.5
Al belga non riesce praticamente nulla. Troppe le palle perse a centrocampo, troppo impreciso negli appoggi.
Kone 5
Avrebbe l’occasione per portare in vantaggio i suoi, ma il suo destro al volo non inquadra la porta difesa da Strakosha. E’ l’unico sussulto di una partita anonima.
Badu 5.5
Cerca di sopperire alle proprie mancanze con una corsa incessante. Contro la Lazio di stasera, però, sarebbe servito ben altro. (dal 78′ Jankto s.v.)
De Paul 6
L’argentino ha qualità e si vede, è l’unico dei suoi a far vedere di saper giocare un calcio soddisfacente. Solo la sfortuna gli impedisce di violare la porta laziale, il suo destro esce di un soffio (dal 63′ Penaranda 5: entra quando il risultato è già compromesso, cerca di mettersi in mostra, con scarsi risultati)
Zapata 5
Cerca in tutti i modi di mettersi in mostra, vuole il gol e si vede. La squadra però non lo assiste lasciandolo sempre troppo solo: nella morsa dei difensori laziali è destinato a soccombere.
Perica 5.5
Cerca di uscire dalla gabbia laziale venendo a centrocampo per cercare palloni giocabili. Rischia anche di segnare, ma Strakosha ha una porta da tenere inviolata e dice no.
All. Iachini 5
La Lazio è un ostacolo insormontabile, ma lui ci mette del suo. La sostituzione di De Paul sembra inspiegabile.
LAZIO
Strakosha 6.5
Terza da titolare per il giovane albanese, seconda volta da imbattuto. L’Udinese fa poco per metterlo in difficoltà , nell’unica azione in cui viene chiamato in causa risponde da campione.
Patric 6.5
Un terzino spagnolo atipico: spinge poco e si limita a sventare le rare folate offensive dei friulani, gioca anche da ultimo quando i centrali vanno a saltare. Prova di grande maturità , l’ex Barca sta crescendo bene alla corte di Inzaghi.
Hoedt 6.5
Con de Vrij è tutta un’altra musica. Ordinato, preciso e pulito negli interventi, avere il connazionale a fianco lo fa giocare con tranquillità e i risultati si vedono.
De Vrij 7
La sua assenza ha pesato come un macigno l’anno scorso, ora che è tornato la Lazio può dormire sonni tranquilli. Se la difesa biancoceleste non subisce reti da due partite consecutive il merito è soprattutto suo.
Lukaku 7
Torna ad assaggiare il campo per l’infortunio a Radu, il laterale si fa notare per le grandi capacità di corsa. L’Udinese non lo mette mai in difficoltà , lui è libero di scorrazzare sulla fascia dando sempre l’appoggio in avanti e favorendo la superiorità numerica in attacco. Inesauribile.
Lulic 6.5
Con l’Empoli era apparso troppo impreciso, la prestazione con l’Udinese restituisce il solito laterale tutta corsa e grinta che i tifosi laziali sono abituati a conoscere (dal 84′ Leitner s.v.)
Parolo 6.5
Inzaghi gli affida le chiavi del centrocampo, lui si assume le proprie responsabilità senza battere ciglio. Da mezzala è più pericoloso, ma nei suoi piedi ci sono anche le geometrie giuste per far girare una squadra dalle spiccate caratteristiche offensive come quella biancoceleste.
Milinkovic-Savic 7
E’ un classe ’95, ma gioca da veterano. La vera scoperta di Inzaghi è lui, impossibile rinunciarci in questo momento. Il serbo inventa e suggerisce, non rinuncia mai al duello, è ovunque.
Felipe Anderson 7
Il brasiliano sembra ancora poco disciplinato tatticamente e gioca a sprazzi, ma quando si accende è uno spettacolo. Da vedere e rivedere l’assist per Keita che vale il momentaneo 0-2.
Keita 7.5
Inzaghi gli concede la seconda chance dal primo minuto, lui lo ripaga con la seconda rete consecutiva. Le liti estive sembrano lontane anni luce, la scelta della società , che è passata sopra al suo comportamento poco professionale pur di averlo, sta pagando (dal 69′ Djordjevic 6: entra quando il risultato è ampiamente al sicuro e la Lazio si limita ad amministrare il vantaggio)
Immobile 7.5
Il bomber napoletano spegne le polemiche che cominciavano ad accendersi per la sua astinenza, il colpo di testa e un destro chirurgico sono secchiate di acqua gelata su un fuoco appena accennato. Il capocannoniere della Lazio è lui, 4 reti in 6 giornate sono un ottimo bottino (dal 76′ Lombardi s.v.)
All.Inzaghi 7.5
Punta sul 4-3-3 tornando all’antico e affidando le chiavi del centrocampo a Parolo. Azzecca tutte le mosse, Keita e Immobile lo ripagano regalandogli la quarta vittoria stagionale. 13 punti in 6 giornate, terzo posto provvisorio in attesa delle rivali: non male per un semi esordiente.