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“Lascio perché continuare non ha senso. L’anno scorso ho giocato 53 partite con una delle migliori squadre d’Italia, cioè la Roma. Faccio sempre del mio meglio, vado d’accordo con tutto eppure c’è sempre qualcosa“. Radja Nainggolan a sorpresa dice addio alla Nazionale di calcio belga dopo la non convocazione del commissario tecnico Martinez in vista delle due partite valevoli per le qualificazioni al Mondiale di Russia 2018. Il centrocampista giallorosso non ha preso bene la notizia e qualche ora dopo è stato intervistato dal portale belga Het Nieuwsblad rilasciando le seguenti dichiarazioni: “Lascio il Belgio, ho 29 anni e non mi faranno andare più avanti. Sono stato costretto a lasciare. Da oggi ci sarà soltanto la Roma. Martinez mi ha chiamato alle 11, un’ora prima dell’annuncio delle convocazioni. Mi ha detto che durante gli altri match di qualificazioni non gli ero parso abbastanza concentrato per il Belgio. Stavo per esplodere dopo quella frase“.
Con Nainggolan, Martinez non ha mai avuto un buon rapporto dentro e fuori dal campo: “In vacanza ad Ibiza eravamo nello stesso ristorante, era seduto ad un tavolo vicino al mio. Non l’ho visto all’inizio, ma lui sì. Non mi ha nemmeno salutato. Sì, anche io non ho detto nulla, è vero, ma come si può lavorare con una persona così?”
Poi quel ritardo alla riunione prima della partita contro l’Estonia, la goccia che fece traboccare il vaso: “Non mi ha detto nulla a riguardo ma parliamo di un minuto. Ho aspettato l’ascensore 37 secondi e sono arrivati tardi, ma è successo anche ad altri“. Infine chiude: “Sì, smetto perché tutto questo non ha senso. Convoca Tielemans che sta spesso in panchina con il Monaco e gioca molto poco. Diceva che i Diavoli Rossi devono giocare nei migliori campionati poi vedi che Witsel gioca in Cina ma non importa perché lo convoca uguale. Per me va bene, ma siamo sicuro che io debba migliorare la mia qualità di gioco?“