Il logo del Mondiale di Russia 2018 - Foto Nazionale Calcio CC BY-SA 2.0
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Si infrange il sogno della Siria di accedere ai Mondiali 2018 in Russia e avviene al triplice fischio finale dell’arbitro Irmatov dopo i supplementari della sfida di ritorno. A passare il turno è l’Australia che davanti al proprio pubblico all’ANZ Stadium di Sydney vince 2-1 dopo l’1-1 del match di andata. I Socceroos accedono così al playoff in programma a novembre che li vedrà contrapposti alla quarta classificata del gruppo Centro-Nord America, per un posto alla rassegna iridata della prossima estate.
La sfida si era messa in discesa per la Siria che al 6′ era passata in vantaggio grazie al gol di Al Soma arrivato in contropiede dopo una buona azione personale di Tamer Haj con il numero 9 siriano che solo davanti a Ryan non ha sbagliato ed insaccato un pallone importante. Il pareggio dell’Australia però non si è fatto attendere e al 13′ è Tim Cahill a impattare sull’1-1. Il capitano australiano colpisce di testa un buon cross dalla destra di Leckie anticipando da vero attaccante navigato quale è la difesa un po’ troppo leggera della Siria.
La situazione è rimasta in parità fino al 90′ nonostante i Socceroos abbiano creato diverse occasioni da gol con il portiere siriano Alma e i difensori che sono riusciti a difendere con le unghie e con i denti un risultati che sarebbe stato storico. La sfida è quindi proseguita con i tempi supplementari visto il risultato identico a quello della sfida d’andata.
Due sono le grandi emozioni e le svolte di questi 30 minuti aggiuntivi. La prima è il rosso mostrato a Al Mawas al 4′ che riduce la squadra ospite a giocare in 10 contro 11 per quasi tutti i supplementari e la seconda è il gol-vittoria messo a segno, di nuovo, da Cahill che al 109′ regala il passaggio del turno alla sua nazionale. Il gol arriva di nuovo su colpo di testa con l’attaccante che viene trovato in centro all’area da un pallone di Kruse dalla sinistra.
Onore ad una Siria che ci ha creduto fino in fondo e ha fatto sognare i propri tifosi che non stanno attraversando una facile situazione politica e civile.