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Se il sabato del villaggio globale dei Mondiali di Russia 2018 si è mantenuto in linea con quanto scriveva Leopardi nei suoi versi meravigliosi, con tanti gol ed emozioni in ogni match (il gol di Kroos che riaccende le speranze tedesche su tutti), il day after non ha previsto nulla di quella malinconia domenicale di cui parlava il poeta. Niente noia, tanto spettacolo nell’undicesimo giorno in compagnia della coppa del mondo.
DOVE ERAVAMO RIMASTI? – Giappone e Senegal, infatti, ci hanno fatto divertire più di tante altre big – o presunte tali – in un match che col 2-2 finale le tiene entrambe saldamente dentro alle chance di qualificazione agli ottavi. Fisici diversi, filosofie di gioco opposte, ma la voglia di attaccare piuttosto che difendere è tanta. Tra i nipponici, poi, lo zampino di due vecchie conoscenze del calcio italiano nei due gol. Nagatamo, sette anni all’Inter prima di trasferirsi al Galatasaray, ha fornito l’assist a Unui con uno stop a seguire che ha mandato in tilt due avversari, skill che non ha quasi mai fatto ammirare ai tifosi nerazzurri. Honda, appena entrato, ha regalato agli asiatici la rete del meritato pareggio: l’ex Milan, al quale non sono bastati diversi anni in rossonero per mettersi in mostra, ha avuto bisogno di pochissimi minuti per segnare, e si tratta di un gol storico per lui, dal momento che in questo modo diventa l’unico giapponese ad aver timbrato il cartellino in tre diverse edizioni dei Mondiali. Per poter giocare l’edizione in Russia, però, Honda è dovuto emigrare in Messico alla ricerca di un posto da titolare e di un pronto riscatto: missione compiuta.
FAIR PLAY – Non solo Giappone e Senegal. All’ora di pranzo abbuffata di gol tra Inghilterra e Panama. Gli inglesi vincono largamente la partita (con il solito super Kane), ma a festeggiare sono anche i centroamericani: il gol di Baloy entra nella storia, dal momento che è il primo per questa piccola nazionale all’esordio in un Mondiale. Il difensore del Panama ha anche un altro merito: per effetto del suo gol, potrebbe entrare nella storia anche Inghilterra-Belgio di giovedì prossimo. Entrambe le squadre, infatti, già qualificate agli ottavi, sono appaiate a quota sei in classifica e con lo stesso numero di gol segnati e subiti. In caso di pareggio nello scontro diretto, la prima classificata sarà stabilita in base al fair play dimostrato in questi gironi. In sostanza, la prima del girone H sarebbe quella ad aver rimediato meno cartellini gialli o rossi. Potrebbe scatenarsi una corsa all’ultimo cartellino, però: facendo alcuni calcoli, la seconda nel girone potrebbe ritrovarsi ad affrontare un eventuale quarto di finale ben più morbido. Inghilterra e Belgio saranno a conoscenza di ogni scenario prima di scendere in campo a Kaliningrad e per questo motivo potremmo anche prepararci a collezioni nutrite di gialli.