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“Noi ci auguriamo che la Lega di Serie A riesca con mezzi propri a sistemarsi e a scegliere la propria governance. Il governo e la federazione guardano con attenzione agli sviluppi: avremo modo di confrontarci in futuro e poi decidere”. Queste le parole di Carlo Tavecchio al termine dell’incontro odierno con il ministro dello Sport Luca Lotti e il presidente del Coni Giovanni Malagò presso la presidenza del Consiglio dei ministri, a Roma. “Ho chiesto questo appuntamento al ministro perché dopo l’elezione ho avuto venticinque giorni di malattia e non l’ho potuto incontrare, quindi mi sembrava corretto vederlo, fare una disamina dei problemi che ci sono in questo momento e valutare i comportamenti consequenziali – ha sottolineato il numero uno della Figc – Malagò ha detto che spetta a me decidere se la Lega di A non rinnoverà le proprie cariche entro il 18 aprile? Vedremo, intanto auguriamoci che venga eletto il presidente. Oggi non sono stati fatti nomi di possibili commissari”.
Di sicuro il commissario non sarà Giovanni Malagò, che ha escluso l’ipotesi al termine dell’incontro: “Per la Lega di A è giusto aspettare la scadenza del 18 aprile. Poi ci rivedremo per fare il punto della situazione. Io commissario? Assolutamente no, non se ne è parlato”. Ora la palla passa all’assemblea di Lega, che domani a Milano si riunirà nel tentativo di eleggere i propri rappresentanti. “Un eventuale commissario? I nomi non sono stati fatti – ha aggiunto Malagò lasciando la sede della presidenze del Consiglio dei ministri – In ogni caso la responsabilità diretta è del presidente della Federcalcio. Bisognerà fare delle valutazioni, ma non è una cosa che riguarda me”.