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Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco ha parlato alla vigilia del match contro il Liverpool nella consueta intervista one to one ai microfoni di Premium Sport. L’allenatore giallorosso si è soffermato su alcuni temi importanti, tra cui la preparazione di questo incontro importantissimo: “Personalmente queste partite si preparano bene nella testa dei calciatori, poi dobbiamo portare la teoria in campo. Noi abbiamo insegnato al Barcellona che non si mettono pietre nemmeno dopo una vittoria netta, quindi figuriamoci se possiamo pensare che con una partita importante domani l’abbiamo chiusa. Un gol in più o in meno può fare la differenza, dobbiamo stare attenti ai minimi dettagli. Tatticamente sarà una partita difficile, perché noi non dobbiamo stare bassi e dobbiamo farci trovare sempre a posto. Loro hanno grande qualità nel verticalizzare. Noi ci siamo abituati a poter reggere ritmi molto alti come quelli del Liverpool, dobbiamo essere bravi soprattutto nell’approccio, nei primi trenta minuti”.
Di Francesco è tra i migliori quattro allenatori d’Europa, ma preferisce pensare ad altro: “Io non penso a me stesso, non mi sento tra i primi quattro allenatori d’Europa anche se ci sono, la mia squadra, quella sì, è tra le migliori quattro d’Europa e sono felicissimo. Dopo il 3-0 al Barcellona abbiamo grande consapevolezza e autostima, ma non sottovaluteremo assolutamente l’avversario. Loro sono fortissimi coi loro attaccanti, hanno tecnica e velocità e dobbiamo limitarli.”
Uno sguardo al ballottaggio tra Schick e Under: “Se gioca Schick è perché scelgo la fisicità e la tecnica, mentre Under ci dà tanta velocità e ripartenze. L’aspetto psicologico e quello fisico sono importanti, ma la preparazione tattica della gara può fare la differenza”.