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“Andremo ai Mondiali per fare bene, so qual è il livello di certe nazionali: ci vorrà un pizzico di fortuna nel sorteggio, ma il nostro sogno è quello di provare a passare il primo turno”. Lo ha dichiarato il commissario tecnico della nazionale femminile Milena Bertolini sulla qualificazione storica ai Mondiali di calcio che si disputeranno in Francia dal 7 giugno al 7 luglio del 2019. “E’ stata una grande gioia, una grande felicità perché venti anni sono tanti – ha proseguito la Bertolini nell’incontro con i giornalisti presso la sede della Stampa Estera di Roma – Una gioia personale, per le mie ragazze e soprattutto per le mie colleghe, ai dirigenti e per tutte le persone che ho conosciuto che hanno messo il loro impegno e la passione per il calcio femminile senza avere questa visibilità”.
La crescita del calcio femminile in Italia negli ultimi anni è stata esponenziale come sottolinea il ct: “La federazione ha fatto un qualcosa di importante facendo delle scelte politiche forti. In questi tre-quattro anni il calcio femminile ha fatto dei grossi passi in avanti, è stata una svolta”, ha aggiunto la Bertolini. “E’ stata una grande soddisfazione e nasce dalla grande applicazione di alcune società in ambito femminile – ha sottolineato il commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini – Questo grande boom si deve alla passione delle ragazze, alla capacità della federazione di organizzare il sistema. Queste ragazze ci hanno dato questa grande emozione e questa qualificazione sarà un passaggio importante per il futuro del calcio femminile”.
La federazione non si accontenta e guarda al futuro, un futuro che si prospetta ancor più roseo: “Tra sei-sette anni i nostri investimenti verranno ripagati con una generazione di ragazze pronte a fare grandi risultati” ha assicurato il direttore generale della Figc Michele Uva. L’interesse per il calcio femminile in Italia è testimoniato dalla nascita di squadre importanti come il Milan, l’Inter e la Roma: “C’è l’interesse di più di una televisione per il campionato del calcio femminile 2018/2019, lo assegneremo al broadcaster che tratterà meglio il prodotto del calcio femminile – ha sottolineato Uva – Questo è un segnale, penso che un anno fa non era così. L’attenzione mediatica, ma anche sociale, nei confronti del calcio femminile è cresciuta in maniera esponenziale”.
Un’altra questione fondamentale è il paragone tra il calcio maschile e quello femminile con le donne che sono riuscite a qualificarsi per la manifestazione iridata a dispetto dei ragazzi che per la prima volta dopo sessant’anni sono rimasti fuori dai Mondiali: “Il calcio in Italia è uno sport prettamente maschile nel pensiero collettivo, la nostra cultura non aiuta e non incentiva le bambine ad andare a giocare. Ma questa cultura per fortuna sta cambiando”, sottolinea la Bertolini. “Nel nostro spirito il calcio maschile e il calcio femminile sono la stessa cosa ma dobbiamo superare alcune barriere. Per quanto riguarda la risonanza dei media dobbiamo crescere ancora ma il riscontro della partita di Firenze contro il Portogallo è stato un qualcosa di inaspettato”, ha concluso Fabbricini.
IL VIDEO DELLE PAROLE DI MILENA BERTOLINI