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“L’applicazione del protocollo sulla fruizione degli stadi, firmato la scorsa estate, è ancora zoppa: si regge solamente su una gamba perché vi è ancora silenzio da parte delle società nell’interpretare il loro ruolo. Non c’è neanche il materiale per capire se questo modello sia valido o meno in quanto i dati sono assolutamente parziali“. Queste le parole della presidente dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive Daniela Stradiotto in merito al protocollo d’intesa siglato lo scorso agosto tra Ministero dell’Interno e Figc.
“Alcuni passaggi di questo report non possono stupire perché rappresentano uno spaccato del nostro Paese – ha aggiunto la Stradiotto lanciando un messaggio ai club nel corso del suo intervento alla presentazione del IV rapporto ‘Calciatori sotto tiro’, a Roma – Le forze di polizia sono impegnate nel vincere il muro di omertà , ora aspettiamo il contributo da parte del mondo del calcio. Ci auguriamo che anche questa seconda gamba cominci ad avviare i primi passi: le società devono intervenire quando ne hanno il dovere: l’istituto del gradimento può risolvere diverse situazioni come accade all’estero“.
Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi: “Sono contento che si sia arrivato al protocollo dello scorso 4 agosto: anche se è ancora zoppo, è stato comunque un passo importante. Stiamo tutti lavorando per cercare di trovare delle proposte concrete: speriamo che al più presto questo report possa avere pochissime pagine“.