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Il venerdì notte della NBA offre ben dieci gare e diverse prestazioni individuali di un certo peso nel proprio succulento menu. Tornano in campo i Cleveland Cavaliers, che in apertura di serata fanno visita agli Charlotte Hornets; dopo il passo falso di due giorni fa in quel di Denver, questa volta i Cavs non falliscono, portando a casa la vittoria che consente loro di tenere ancora a debita distanza (una sola gara) i Boston Celtics nella classifica della Eastern Conference. A guidare i campioni NBA 2016 – come spesso avviene – sono i “Big Three”: LeBron James sfiora la tripla doppia con 32 punti, 11 assist e 9 rimbalzi, Kevin Love realizza la doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi, mentre Kyrie Irving aggiunge 26 punti, 7 assist e 4 palle rubate. Gli Hornets rimangono a contatto per quasi tutta la gara, ma infine devono arrendersi nonostante i 28 punti di Kemba Walker e i 22 di Marco Belinelli (alla seconda gara consecutiva con un ventello a referto).
Va meglio invece all’altro azzurro, Danilo Gallinari: i suoi Denver Nuggets vincono sul campo degli Indiana Pacers e continuano a occupare l’ottavo posto (valevole per i playoff) nella graduatoria della Western Conference. Il Gallo confeziona una doppia doppia da 21 punti e 11 rimbalzi, ma il vero trascinatore di Denver è un Nikola Jokic da 30+17; sempre più leader, il serbo. Sotto nel punteggio per tutti i quarantotto minuti dell’incontro, i discontinui Pacers tentano una rimonta assai tardiva nel quarto periodo, quando il risultato tuttavia è ormai in ghiaccio. Indiana cade nonostante i 27 punti e i 9 rimbalzi messi a referto da Paul George.
Nella capitale, frattanto, gli Washington Wizards archiviano agevolmente la pratica Brooklyn Nets e guadagnano l’accesso aritmetico ai playoff dopo un anno di assenza; top scorer per gli Wiz è un John Wall da 22 punti e 9 assist, mentre il suo compagno di backcourt Bradley Beal si ferma a 19 punti; migliore tra i Nets è invece Justin Hamilton, che mette a referto 20 punti in uscita dalla panchina. Tutto facile anche per gli Orlando Magic, che all’Amway Center annientano i Detroit Pistons dell’ex Stan Van Gundy (colui che condusse la franchigia della Florida alle NBA Finals 2009); protagonista della gara è Elfrid Payton, autore di una tripla doppia – la quarta personale in stagione – da 14 punti, 11 rimbalzi e 10 assist.
Non sorprende particolarmente il risultato del TD Garden, dove i Boston Celtics sono avanti per tutta la gara contro i Phoenix Suns e – trascinati dal solito Isaiah Thomas da 34 punti – conquistano una facile vittoria. Ma, nonostante la sconfitta dei Suns, la copertina non può che spettare alla loro guardia Devin Booker, autore di una clamorosa prestazione da 70 punti (51 dei quali realizzati nel secondo tempo). In settantuno anni di storia della NBA, Booker è appena il sesto a raggiungere quota 70 in una singola partita: prima di lui vi erano riusciti i soli Wilt Chamberlain, David Robinson, David Thompson, Elgin Baylor e Kobe Bryant. Il ventenne prodotto di Kentucky University chiude con un 21/40 dal campo, 4/11 da dietro l’arco, 24/26 dalla linea dei tiri liberi; in quarantaquattro minuti in campo, ai 70 punti aggiunge 8 rimbalzi e 6 assist. Un predestinato.
Chi ancora una volta sorprende sono i Philadelphia 76ers, che allo United Center hanno la meglio sui Chicago Bulls; questi ultimi incappano in una pesante sconfitta nonostante un Jimmy Butler da 36 punti, 7 rimbalzi e 11 assist, mentre a trascinare i Sixers è ancora una volta Dario Saric (con 32 punti e 10 rimbalzi), sempre più lanciato verso il premio di “Rookie dell’anno”. I Bulls vedono così allontanarsi i playoff, contrariamente ai Milwaukee Bucks, che vincono sul campo degli Atlanta Hawks e sembrano avere buone possibilità di tornare a disputare la post season; a fare la differenza in un match di grande equilibrio è il solito Giannis Antetokounmpo con 34 punti e 13 rimbalzi, mentre agli Hawks non bastano i 28 punti di Dennis Schroder, né i 24 di Tim Hardaway Jr.
È battaglia tra superstar al Toyota Center di Houston, dove i Rockets di James Harden superano i New Orleans Pelicans di Anthony Davis e DeMarcus Cousins. I due lunghi sono protagonisti della serata, “The Brow” con 33 punti (e 16 rimbalzi) e “Boogie” con 29, non sufficienti tuttavia a evitare una nuova sconfitta per i Pelicans. Dall’altra parte vi è infatti “The Beard”, autore di un’altra eccellente prestazione da 38 punti, 17 assist e 7 rimbalzi, che vale a Houston la cinquantesima vittoria in stagione; Harden rimane oggi l’alternativa più credibile a Russell Westbrook per il titolo di Most Valuable Player della regular season. Da un possibile MVP a chi invece il premio l’ha conquistato nelle ultime due stagioni: Stephen Curry, che in serata guida i Golden State Warriors a una facile vittoria casalinga sui Sacramento Kings; 27 punti, 12 assist, 7 rimbalzi e 6 rubate sono i numeri della partita di Steph, cui si aggiungono i 23 punti e 8 assist di Draymond Green.
In chiusura di serata, la sfida dello Staples Center tra Minnesota Timberwolves e Los Angeles Lakers, ovverosia due delle squadre più giovani e ricche di talento dell’intera lega. Queste non si smentiscono e danno vita a una sfida emozionante, per decidere la quale non bastano i quarantotto minuti dei tempi regolamentari. I T’Wolves sembrano poterla fare loro alla fine del terzo periodo, ma nel quarto conclusivo i Lakers sono autori di una pregevole rimonta, che vale l’overtime; e il supplementare è un (quasi) monologo gialloviola. I Lakers vincono trascinati da Jordan Clarkson, che realizza il proprio personale career high da 35 punti (con un ragguardevole 8/10 al tiro da tre punti), cui si aggiunge la doppia doppia da 23+12 di Julius Randle. I T’Wolves devono capitolare nonostante i 36 punti di Andrew Wiggins e le doppie doppie di Karl-Antonhy Towns (25 punti e 13 rimbalzi) e Ricky Rubio (19 punti e 15 assist).
I RISULTATI DELLA NOTTE
Washington Wizards – Brooklyn Nets 129-108
Charlotte Hornets – Cleveland Cavaliers 105-112
Orlando Magic – Detroit Pistons 115-87
Indiana Pacers – Denver Nuggets 117-125
Boston Celtics – Phoenix Suns 130-120
Chicago Bulls – Philadelphia 76ers 107-117
Milwaukee Bucks – Atlanta Hawks 100-97
Houston Rockets – New Orleans Pelicans 117-107
Golden State Warriors – Sacramento Kings 114-100
Los Angeles Lakers – Minnesota Timberwolves 130-119 (dopo OT)