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L’Umana Reyer Venezia chiude i conti in gara-6 della finale playoff di Serie A1 2016/2017 e conquista il tricolore. Gli uomini di De Raffaele espugnano il parquet dell’Aquila Basket Trento con il punteggio di 78-81, conquistando il loro terzo scudetto della storia, il primo con il format che prevede i playoff.
Avvio all’insegna dell’equilibrio, il protagonista della Reyer dei primi 10′ è senza ombra di dubbio Ejim: tre triple e doppia cifra raggiunta già a metà del primo quarto, prestazione che consente alla Reyer di salire sul +5. L’Aquila però reagisce e chiude la prima frazione sul 17-17, scatenandosi nel secondo quarto. Dal 20-17 Venezia, i padroni di casa piazzano un parziale di 11-0 mandano a referto Craft, Forray ma soprattutto Sutton. La strigliata di De Raffaele scuote l’Umana che si riporta sotto canestro dopo canestro trascinata da Stone sino al sorpasso firmato Filloy a pochi secondi dalla fine. Trento riesce comunque ad andare all’intervallo lungo in vantaggio grazie al contro sorpasso con i due liberi di Craft (36-35) ma è solamente un fuoco di paglia.
Al rientro sul parquet, il match cambia completamente volto con un terzo quarto esemplare degli ospiti: Filloy diventa un fattore, 8 punti per lui nella frazione, qualità sia in attacco che in difesa. Il resto lo fa Bramos con due triple consecutive per il massimo vantaggio sul +12 (54-42). Trento prova a dare intensità, lotta e trova 5 punti consecutivi a cronometro fermo per il -7, quanto basta per riaccendere anche il PalaTrento. De Raffaele chiede il time-out e alla ripresa del gioco arrivano due punti importantissimi con una grande giocata di McGee. Sutton risponde e dà la carica ai suoi, Forray alimenta le speranze con due liberi conquistati d’esperienza e lucidità su Stone: 51-56 a 10′ minuti dalla fine. L’intensità nell’ultima frazione di gara è ovviamente altissima, Venezia la apre con 5 punti consecutivi e dopo l’ennesimo tentativo di rimonta della Dolomiti Energia, torna in doppia cifra grazie alla tripla da lontanissimo di Haynes (64-54) ma la partita è ancora lunghissima. Sutton è l’ultimo a mollare, la sua potenza sotto canestro è devastante. Se non fosse per le percentuali a cronometro fermo lo statunitense avrebbe raggiunto numeri ancor più mostruosi. Ma tanto basta per tenere i suoi a galla, al punto da portare Trento sul -1 a 10” secondi dalla fine. Dopo il time-out di De Raffaele viaggio in lunetta per Haynes, glaciale: 81-78. E sull’ultimo possesso non riesce l’ultimo capolavoro di Sutton, con la tripla che non va a bersaglio: 74 anni dopo l’ultima volta, Venezia è nuovamente campione d’Italia.