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Basket, Serie A1 2017/2018: prosegue la corsa di Brescia, battuta anche Venezia

I tifosi di Brescia - Foto Sportface

Termina 90-71 la sfida tra Brescia e Venezia al PalaGeorge, una sfida che sulla carta doveva essere equilibrata ed affascinante quella che vedeva opposte la squadra capolista del campionato e la campionessa d’Italia in carica. L’equilibrio c’è stato per lunghi tratti, ma alla fine Brescia ha avuto la meglio dimostrando la propria superiorità al momento nei confronti di tutte le altre squadre inseguitrici. Buon inizio di Venezia, ma a lungo termine Brescia ha potuto godere di una maggiore qualità in fase di possesso rispetto alla squadra di De Raffaele che invece ha sbagliato troppe scelte sul finire di match, anche a causa di un evidente calo fisico. Ottime notizie per Brescia, che finirà l’anno da prima del campionato, male invece Venezia che conferma il brutto periodo che sta attraversando.

Venezia comincia il primo quarto in maniera splendida. Ben cosciente di quanto sia importante cominciare in modo subito positivo De Raffaele sa che fondamentale è la fase difensiva, per non dare a Brescia punti di riferimento sui quali appoggiarsi in fase di attacco. È infatti l’attacco ciò che per Brescia nei primi sei minuti proprio non funziona, merito soprattutto della difesa di Venezia, che cambia con una continuità che spiazza tutti i presenti. D’altra parte anche l’attacco di Venezia non si fa pregare, grazie ad un ottimo Orelik che trascina la squadra fino al +12. Le cose per Venezia vanno così bene che negli ultimi tre minuti gli uomini di De Raffaele quasi si dimenticano di avere degli avversari, che infatti tornano sotto riportando la Leonessa a ruggire con un parziale di 7-0 che fa precipitare lo svantaggio ad un solo possesso. Nel finale rifiata Venezia, ma Brescia sembra aver finalmente iniziato a giocare.
Nel secondo quarto però la risalita di Brescia si frena, la squadra non molla propriamente la presa, ma non riesce a sfondare la difesa di Venezia che per molti minuti è ancora estremamente efficace nel tenere lontani i lombardi. Poco da dire nel prosieguo del finale di fine primo tempo, con entrambe le squadre che non sembrano avere la sufficiente volontà per affondare nella partita, che procede sulla stessa direttrice già vista, con la sola differenza che Brescia sembra comunque riuscire a limare lo svantaggio, che infatti a fine tempo è solo di un punto.

Il terzo quarto è solo Brescia. Come preventivabile ora la Leonessa ritorna a fare paura, grazie ad un Vitali in forma smagliante che porta Brescia all’agognato sorpasso che in poco tempo diventa un vero e proprio allungo per la squadra allenata da Andrea Diana. La partita è ora molto bella e molto accesa, con molte belle giocate che infervorano il pubblico del PalaGeorge fin lì un po spento a voler esser sinceri. Moore e Hunt sono, insieme a Vitali, gli uomini su cui Brescia finora si appoggia, e ripagano ampiamente la fiducia, perché le loro giocate sono veramente godibili e soprattutto nulla viene lasciato al caso con la conseguenza che anche nell’ultimo quarto il gioco è veramente bello e godibile, soprattutto grazie a Moore che in campo fa quello che vuole quasi prendendosi beffe dei propri avversari, che sono quasi inermi di fronte alla semplicità con cui il giocatore di Brescia mette a segno le palle che gli vengono proposte. Quando mancano 4 minuti alla fine sono ben nove i punti che dividono le due squadre.
Gli ultimi minuti sono un tripudio di spettacolo per Brescia, che arriva a +13 grazie ad uno spettacolare Moss che agisce benissimo in difesa tagliando i tempi della Reyer ed è chirurgico in attacco dove resiste alla pressione avversaria riuscendo a trovare canestri fondamentali.
Venezia non c’è più, e la partita termina poco dopo 90-71.

BRESCIA – VENEZIA 90-71 (19-25; 17-12; 25-24; 29-10)

BRESCIA: Moore 28, Hunt 22, Bushati 9, Landry 9, L.Vitali 8, Moss 6, M.Vitali 6, Ortner 2, Sacchetti 0, Veronesi N.E

VENEZIA: Orelik 15, Haynes 14, Johnson 11, Biligha 8, Cerella 7, Watt 6, Tonut 6, Peric 2, Jenkins 2, Green 0, De Nicolao 0, Ress 0

 

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