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“Prima di entrare sapevamo che avremmo potuto fare qualcosa di grande. Due ori all’Olimpiade? Sto ancora cercando di realizzare il primo oro, figuratevi il secondo“. Queste le parole di Marcell Jacobs dopo la vittoria dell’Italia nella staffetta 4×100 maschile alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il velocista bresciano è riuscito a raggiungere la seconda medaglia d’oro dopo quella individuale nei 100 metri. “Vedere il mio nome assieme a quelli dei grandi dell’atletica mi dà tanta soddisfazione – aggiunge Jacobs -. Chi mi conosce sa il percorso che ho fatto per arrivare fino a qui. Ora cercherò di realizzare il prima possibile. Sono venuti tutti a complimentarsi con noi, hanno visto che abbiamo fatto qualcosa di incredibile. De Grasse è stato il primo a complimentarsi”. Poi qualche parola in vista della prossima tappa di Diamond League: “Non vedo l’ora di gareggiare di nuovo. Eugene è un’ottima pista. Non vedo l’ora di dimostrare di nuovo di poter stare davanti al mondo.”.
“Non abbiamo dormito, scusateci per alcune risposte – esordisce un emozionato Filippo Tortu, protagonista degli ultimi 100 metri -. Essere l’ultimo frazionista penso che sia la cosa più bella ma allo stesso tempo più brutta, perché vivi la gara da spettatore e hai una tensione addosso che non hai nemmeno nella gara individuale. Però portare il testimone al traguardo è stato fantastico. C’era subito Lorenzo ad aspettarmi, è lui che mi ha detto che avevamo vinto. Prima della gara mi sono reso conto che sarebbe stata l’ultima gara della mia Olimpiade, e visto che per me l’Olimpiade è tutto mi sono detto ‘non posso chiudere questa esperienza con una delusione’, quindi anche guardando gli avversari ho deciso che sarebbe stata la gara della mia vita. Come non far sparire l’atletica dalle prime pagine? Dipende da voi… Noi più che correre non possiamo fare altro. L’anno scorso durante il lockdown mi sono allenato per un mese al parco”.
“Siamo stati accolti come degli eroi – racconta Eseosa Desalu -. Ci hanno aspettato tutti, li ringrazio per questo, perché prima abbiamo dovuto fare tante interviste. E’ stata un’emozione che ancora adesso non riesco a spiegare, non me lo sarei mai aspettato, sono molto contento ma non abbiamo festeggiato più di tanto perché eravamo molto stanchi”.
“Abbiamo fatto qualcosa di storico, mai visto prima – afferma Lorenzo Patta, autore della prima frazione -. L’immagine più bella per me è vedere Filippo Tortu che taglia per primo il traguardo, ma penso che la cosa più bella sarà quando saliremo sul podio e ci gireremo verso la bandiera a cantare l’inno“.
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