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La rivoluzione voluta dal Cio in vista dell’Olimpiade di Tokyo 2020 aprirà le porte anche all’arrampicata sportiva, nuova disciplina olimpica. Al centro sportivo “Giulio Onesti” la squadra italiana si è radunata per iniziare la preparazione in vista dei prossimi Giochi Olimpici. Stefano Ghisolfi, atleta di punta della nazionale azzurra, ha espresso i suoi pensieri ai microfoni di Sportface.it: “Per noi sarà la prima volta in un contesto olimpico, abbiamo iniziato ieri la preparazione ma in realtà siamo ancora in una fase di studio per questa nuova disciplina che comprende le tre specialità, lead, boulder e speed. Ognuno di noi è molto specializzato in una disciplina, dobbiamo ancora capire come integrare con le altre due: stiamo facendo dei test e studiando come muoverci per allenarci anche nelle altre specialità“.
“Pratico l’arrampicata sportiva da tredici anni, cioè dall’età di undici anni – ha spiegato Ghisolfi che nel 2016 ha ottenuto un ottimo quarto posto nella Coppa del Mondo generale di lead – All’inizio praticavo tutte e tre le discipline, poi da quattro-cinque anni mi sono specializzato“. Poi ha aggiunto: “Partecipare all’Olimpiade? Sono sincero, non ci ho mai pensato perché l’arrampicata non era presente alle Olimpiadi e non sapevo cosa sarebbe stato possibile in futuro. Ho cominciato a pensarci quando nell’aria iniziava a girare la voce che l’arrampicata sarebbe potuta entrare. Adesso la vedo come una possibilità concreta e penso di avere anche una chance di avere un posto alle Olimpiadi, obiettivo non facile da raggiungere“.
Con l’ingresso nel mondo olimpico è cresciuta anche l”attenzione mediatica nei confronti dell’arrampicata. “Personalmente ho riscontrato maggiore attenzione da parte di tutto il mondo in generale verso l’arrampicata – ha ammesso Ghisolfi, atleta delle Fiamme Oro – La situazione si sta evolvendo in maniera positiva anche per quanto riguarda i gruppi sportivi, che stanno aprendo le porte all’arrampicata dopo l’ingresso nelle Olimpiadi: questo è un vantaggio per noi atleti perché dà la possibilità di fare della propria passione un lavoro”. Poi una conclusione sugli obiettivi all’Olimpiade di Tokyo: “Innanzitutto vogliamo qualificarci, sarà difficile. Ma l’obiettivo è partecipare alle finali, quindi entrare tra i primi sei. La medaglia è un sogno e si vedrà con gli anni“.