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Triathlon, Mondiali Amburgo 2018: Italia nona nel mixed relay

Verena Steinhauser - Foto Federtriathlon
Verena Steinhauser - Foto Federtriathlon

Nona posizione per l’Italia del triathlon ai Campionati Mondiali Amburgo 2018 di ‘mixed relay’ su 0.3, 7 e 1.7 chilometri. Gli azzurri in terra tedesca hanno conquistato la top-10 grazie alle performance di Angelica Olmo, Davide Uccellari, Verena Steinhauser e Gianluca Pozzatti. Vittoriosa la Francia, campione del mondo di staffetta mista 2+2 con Periault, Coninx, Beaugrand e Luis. Medaglia d’argento per i campioni uscenti dell’Australia con Van Coevorden, Royle, Gentle e Birtwhistle, mentre il bronzo va agli Stati Uniti con Kasper, Kanute, Zaferes e McDowell.

Un altro nono posto per l’Italia che ha confermato il piazzamento ottenuto nella prima tappa della World Series a Nottingham. Grande soddisfazione che si legge dalle dichiarazioni dei protagonisti che al termine della competizione hanno fatto il punto sulle proprie performance. “Ce la siamo giocata con gli altri, abbiamo dimostrato che siamo molto competitivi, è bello essere protagonisti di una gara di livello così alto – spiega Olmopoi in squadre è sempre più coinvolgente rispetto a quando si gareggia da soli, c’è un team intorno che ti aiuta ad andare ancora più forte”. Parla anche Uccellari: “La squadra ha risposto molto bene, sono stato contento di essere qui e gareggiare, peccato per Delian che è stato poco bene, ma è come se fosse stato a gareggiare con noi. Ci è mancato qualcosa nel finale ma abbiamo compiuto un altro bel passo in avanti”.

Steinhauser leggermente più critica con se stessa: “Per quanto riguarda la mia gara, bene ma con qualche cosa non perfetta: mi sono staccata in acqua dalla giapponese partita con me e sono rientrate da dietro; ho corso bene ma non sono riuscita a tenere il passo della Gentle e della Spirig che arrivava da dietro. Davvero un bel risultato per l’Italia, una solida top-ten ottenuta nell’elite del triathlon mondiale”. Infine Pozzatti: “Finalmente abbiamo fatto un bel mondiale, tutti e quattro abbiamo tirato fuori una performance all’altezza, siamo sempre stati protagonisti. Direi che il nono posto è decisamente buono, stessa posizione di Nottingham, ma qui il livello era decisamente più alto perché tutte le nazioni schieravano la miglior squadra possibile“.

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