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È stata sottoscritta oggi a Roma la convenzione tra la Federazione Italiana Scherma e l’Istituto per il Credito Sportivo, che prevede la possibilità per le società schermistiche di tutta Italia di accedere ai mutui agevolati volti all’adeguamento e ristrutturazione di impianti destinati alla pratica della scherma, nonché all’acquisto delle attrezzature.
L’accordo, di durata triennale, metterà a disposizione delle Associazioni Sportive affiliate alla FIS, un plafond di 3 milioni di euro complessivi, per mutui che godranno di un abbattimento totale del tasso grazie al contributo apposito in conto interessi erogato dalla FIS. Inoltre, grazie al Fondo di Garanzia istituito presso il Credito Sportivo, sarà possibile fornire la garanzia delle operazioni fino al 60%.
“Lo stanziamento di nuovi fondi a favore della scherma testimonia una sinergia che prosegue in maniera sempre più efficace – afferma Paolo D’Alessio, Commissario Straordinario dell’’Istituto per il Credito Sportivo – La nostra banca, l’unica pubblica del Paese, è sempre più vicina al Coni e a tutte le Federazioni italiane al fine di sostenere con un impegno concreto la riqualificazione e il miglioramento dell’impiantistica sportiva, attraverso incentivi e soluzioni finanziarie che portino a nuovi e proficui investimenti di valore”.
“Questa nuova convenzione studiata su misura per le società schermistiche, è dunque la prova di tutto questo e dell’attenzione sempre viva che il Credito Sportivo rivolge da sempre allo sport italiano”.
“La disponibilità dell’Istituto per il Credito Sportivo permette oggi alla scherma italiana di festeggiare un risultato atteso ed assai importante – è il commento del Presidente della Federazione Italiana Scherma, Giorgio Scarso –. Grazie a questo accordo, le società di scherma italiane potranno accedere ad uno strumento finanziario che potrà permettere loro di ristrutturare e rendere idonei alla pratica sportiva, gli impianti pubblici di cui sono affidatari. Ma è un’occasione che, attraverso la scherma, viene rivolta alle amministrazione pubbliche. Le società schermistiche – spiega Scarso – infatti, potranno richiedere l’affidamento di impianti pubblici ad oggi inagibili o inutilizzati, proponendo alle amministrazioni locali un affidamento che veda in cambio lo svolgimento dei lavori necessari. Questo vuole essere un contributo importante al miglioramento dell’impiantistica sportiva pubblica, da parte della scherma italiana”.