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L’India e la libertà di Mary Lilly Thomas, il calcio come oasi di pace

C’è un’oasi di pace, in un posto lontano dell’India. La chiamano letteralmente Shanti Bhavan, tra i templi viventi nell’estremo nord del Tamil Nadu e un po’ più a est della città giardino di Bangalore. Nasconde un dono prezioso, strappa dalla miseria della strada e da una vita difficile, regala un’educazione e una speranza di successo. Accoglie bambini e ragazzi, permette loro di crescere grazie ai valori dello sport, li porta per mano nel mondo da adulti. E’ uno spiraglio di luce, al quale aggrapparsi inevitabilmente, la casa e la scuola fondata dal dottor Abraham M. George insieme ai diversi progetti realizzati dalla George Foundation. E’ sostenuta da un’associazione tutta italiana, Coriandoli per Shanti Bhavan onlus, nata il 1° ottobre 2014 da un gruppo di volontari di Gorgonzola in provincia di Milano.

“Sogna un mondo che solo il tuo cuore può costruire, agisci con coraggio e amore e non chiedere mai perché”, la massima del fondatore e benefattore George. Poche parole, potenti come un treno, a fare breccia nella giovane Lilly Mary Thomas, una di quelle bambine diventate donne anche attraverso la forza sociale dello sport: “Come una falena è attratta dal calore di una fiamma, così io sono stata attratta dalla passione per il calcio. Questa mia passione – racconta Lilly Mary – si è trasformata presto in dipendenza quando mi sono resa conto che il calcio era la mappa che mi portava fuori dal labirinto della mia vita, Per me il calcio è molto più di un semplice gioco. Si tratta di una cartina di tornasole che rivela la parte più intima di me e mi aiuta ad affrontare la vita con fiducia incrollabile”.

Una dolce dipendenza che le ha regalato una vita diversa, certo insperata, tra i templi viventi nell’estremo nord del Tamil Nadu e un po’ più a est della città giardino di Bangalore. Il calcio è la sua shanti bhavan, un’oasi di pace da esplorare abbattendo gli ostacoli, alla ricerca di un porto sicuro. Trovato nella squadra di pallone della scuola: era l’unica ragazza, le importava poco. Tre anni con la fascia di capitano al braccio nel club del Jyoti Nivas Collage di Bangalore, poi il Torneo Interuniversitario della Zona Sud a rappresentare l’università della stessa città, fino a indossare la maglia della sua nazionale: il 17 dicembre 2015 ha rappresentato il Karnataka nell’India National Tournament. Dal calcio al successo, il passo è lunghissimo eppure breve. Oggi la Thomas lavora nell’importante azienda Ernst & Young, ma non ha affatto appeso gli scarpini al chiodo: infatti, rappresenta la società di servizi finanziari nell’ambito dei tornei sportivi ai quali partecipa, e gioca nella squadra femminile del BFC- Bengaluru Football Club.

Grazie al calcio e a Shanti Bhavan, Lilly Mary è diventata una donna e una professionista di successo. Ha dribblato pregiudizi e razzismo, ha dimenticato le sofferenze di un’infanzia troppo complicata, ha imparato che il calcio è ben più di un tondo pallone: “Non mi è mai capitato di essere giudicata o etichettata in base alla mia origine etnica, alla mia condizione economica, alla mia carnagione, al mio genere o al mio credo. Mi hanno insegnato a non vergognarmi del mio passato, né delle mie origini, – così la Thomas dipinge quest’isola di pace in India – perché sei tu che decidi il tuo futuro. Il calcio mi ha plasmata in un individuo che sostiene i valori di lealtà, trasparenza, umiltà, duro lavoro e onestà. Grazie a questo sport ho la possibilità di mantenere la determinazione e la perseveranza”.

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