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Un talento a stelle e strisce che conquista il Giro d’Italia donne. Non è la prima volta che accade (Mara Abbott ha vinto nel 2010 e nel 2013), ma è senz’altro la più sorprendente. Megan Guarnier vince la maglia rosa partendo da outsider. La campionessa nazionale, infatti, ha saputo costruire il suo trionfo con costanza, tappa dopo tappa, trovandosi a lottare sempre nelle prime posizioni.
Classe ’85, la Guarnier è al suo primo successo in una grande corsa a tappe. Non è nuova a vittorie italiane: l’anno scorso, infatti, ha conquistato le Strade Bianche. Il suo anno di grazia 2015, poi, si era chiuso con il bronzo ai mondiali di Richmond. Quest’anno, dopo aver preparato con attenzione il Giro, avrà l’obiettivo di ritagliarsi un ruolo da protagonista anche alle Olimpiadi di Rio. Il podio della Corsa rosa, poi, è stato completato da Evelyn Stevens (Boels-Dolmans), compagna di squadra della Guarnier, e da Anna Van der Breggen (Rabo-Liv), vincitrice dello scorso anno.
Oggi, nell’ultima tappa di Verbania, il successo è andato – dopo una lunga fuga – all’olandese campionessa del mondo di ciclocross Thalita De Jong. L’atleta della Rabo-Liv ha affrontato lunghi tratti di gara in compagnia di altre otto atlete, piazzando la zampata vincente nell’ultima salita.
Niente da fare per Elisa Longo Borghini. L’azzurra oggi puntava a una vittoria di tappa sulle sue strade. Per lei, che è uscita di classifica dopo la tappa di Alassio, c’è la soddisfazione di aver conquistato la classifica delle scalatrici. Buon piazzamento in generale per È(sesta a 3’05” dalla Guarnier): anche lei è salita sul podio di Verbania, conquistando la maglia blu riservata alla migliore delle italiane.