[the_ad id=”10725″]
Per il secondo anno di fila l’Auditorium Theatre di Chicago ospita il Draft Nfl, per gli appassionati di football americano certamente uno dei momenti più interessanti della stagione, dove strategia e rischio possono far passare i vari gm per geni o per polli, salvo poi veder riscritta dal campo ogni previsione più o meno certa.
Il passato ad esempio insegna che non è il caso di fare follie per i quarterback, perché il passaggio dal mondo universitario ai pro è spesso traumatico per ragioni fisiche e mentali sopratutto in questo ruolo, ma a Los Angeles e Philadelphia evidentemente non sono stati di questo avviso: Rams ed Eagles hanno fatto carte false per assicurarsi le prime due scelte e, vista la pochezza nel ruolo e l’esigenza di accaparrarsi uomini copertina per placare i tifosi dopo stagioni deludenti, si sono portati a casa Jared Goff e Carson Wentz, rispettivamente da California e North Dakota State. Scelte forti, sopratutto per Phila che aveva da poco rinnovato Sam Bradford, il quale ha già chiesto di essere ceduto.
Chi al momento passa per genio è il GM dei Titans Jon Robinson, che sentendosi coperto dal talentino Marcus Mariota in cabina di regia, ha potuto serenamente rinunciare alla prima scelta assoluta, portandosi a casa ben 4 scelte nelle prime 76, più 2 chiamate al primo giro nel 2017: per il momento in maglia Tennessee, con la chiamata #8, è arrivato il massiccio tackle Jack Conklin da Michigan State, innesto apprezzatissimo sia dal giovane quarterback che dal running back DeMarco Murray. Rispettivamente come terza e quarta scelta, due giocatori provenienti da Ohio State si sono accasati rispettivamente a San Diego e Dallas: i Chargers, un pò a sorpresa hanno puntato sul defensive end Joey Bosa, fortissimo per carità , ma si pensava che in California ci fosse più bisogno di una secondaria. I Cowboys, un pò spiazzati da questa circostanza e non avendo a loro volta lacune da coprire nei back hanno deciso di puntare su Ezekiel Elliott, non solo il running back del futuro, ma anche eccellente ricevitore e bloccatore: occhio a questo ragazzo.
Si sfregano le mani i Jaguars, cui non pare vero di poter chiamare al numero 5 il cornerback Jalen Ramsey: il ragazzo da Florida State, che può giocare anche da safety ed ha prospettive interessanti anche come returner, va a completare un reparto già fortissimo in casa Jacksonville. Alla numero 6 i Ravens si portano a casa Ronnie Stanley di Notre Dame, uomo di linea offensiva dai piedi veloci e dal fisico importante, preferendolo un pò a sorpresa a Laremy Tunsil, sulla carta miglior prospetto nel ruolo e che invece si accasa a Miami, ma solo con la scelte numero 13.
Alla numero 7 colpo intelligente per i 49ers, che dopo qualche tentativo a vuoto per coprire il ruolo, riescono a mettere Deforest Buckner accanto ad Arik Armstead riformando il duo che aveva fatto sfracelli ad Oregon: tackle e sacks adesso non saranno certo un problema, anche se a San Francisco rimane la grana quarterback da risolvere. Alla 9, Chicago prende forse un pò troppo alto Leonard Floyd, linebacker da Georgia, specialista della pass-rush, come tanto piace in Ilinois, ma ancora tutto da costruire fisicamente: vedremo negli anni se i Bears ci avranno visto ancora lungo.
Chiude la top 10 un altro ragazzo proveniente da Ohio state, il cornerback Eli Apple, scelta discutibile così in alto per i New York Giants, che di fatto non hanno preso altro che un rincalzo per gli affidabilissimi veterani Dominique Rodgers Cromartie e Janoris Jenkins. Segnaliamo altre due chiamate interessanti come quella dei Browns alla numero 15, ossia il velocissimo ricevitore Corey Coleman da Baylor, ideale minaccia profonda per il braccione di Robert Griffin III, appena arrivato e a caccia di rilancio come free agent. Potenziale colpaccio anche per i Broncos, che nel disinteresse delle altre per i quarterback, sono riusciti a prendere Paxton Lynch da Memphis addirittura alla 31: occhio perchè questo ragazzo non è tanto distante, anzi forse è addirittura superiore come leadership alle prime 2 scelte, e ben si sposa con la filosofia offensiva dei Campioni del mondo.
Ora attenzione a quello che potrebbe accadere nella notte col secondo giro di chiamate: ieri sono rimasti fuori alcuni potenziali crack come Mackensie Alexander (CB, Clemson), Kevin Dodd (DE, Clemson), Noah Spence (DE/OLB, Eastern Kentucky), ma sopratutto Myles Jack, fortissimo Linebacker da UCLA che, ginocchio sinistro permettendo, è pronto fin da subito ad essere un fattore nella NFL.