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Pietro Roman rischia una lunga squalifica. Il cavaliere romano, protagonista lo scorso anno ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016, sarà ascoltato martedì prossimo, 13 giugno, dalla prima sezione del Tribunale nazionale antidoping.
Pietro dovrà spiegare per quale motivo ha saltato tre controlli consecutivi: questa la ragione del deferimento di uno degli atleti di punta della Federazione italiana sport equestri, tra l’altro figlio di Federico Roman, ultimo cavaliere italiano a salire sul podio ai Giochi Olimpici estivi (Federico vinse la medaglia d’oro nel concorso individuale a Mosca 1980 e poi anche l’argento nel completo a squadre).
La vicenda di Pietro Roman assomiglia molto a quella di Vincenzo Abbagnale, anche lui figlio d’arte e anche lui deferito per aver saltato tre controlli antidoping. Il figlio di Giuseppe Abbagnale fu sanzionato con 16 mesi di squalifica lo scorso giugno, alla vigilia dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. La sanzione fu poi confermata dalla seconda sezione del Tribunale nazionale antidoping. Ora anche Pietro Roman rischia una squalifica simile.