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“Per giorni ho provato ad andare avanti, ma oggi non sono più stato in grado di continuare”. Così ha parlato uno sconsolato Alberto Contador, il cui Tour de France si è concluso oggi, a poco più di 100 km dall’arrivo della nona tappa. Troppo forte il dolore in seguito alle cadute dei primi giorni, cui – come se non bastasse – si è aggiunta la febbre con la quale “El Pistolero” si è svegliato questa mattina. Contador è sceso di bicicletta e salito sull’ammiraglia, rivolgendo un malinconico cenno di saluto in direzione della telecamera che lo seguiva. Un gesto spontaneo, rivolto forse a tutti coloro che, nel corso degli ultimi anni, si sono emozionati per le gesta di questo straordinario fuoriclasse e che ancora una volta non potranno ammirarlo per il tutto il resto della Grande Boucle.
Il Tour partito dalla Normandia era iniziato sotto i peggiori auspici per il leader della Tinkoff, finito a terra nel corso della prima tappa, e anche il giorno successivo. Era parso evidente sin da subito come tali cadute ne avessero minato non poco il rendimento, condizionando finanche la sua posizione in bicicletta. Contador aveva pagato dazio in queste prime tappe di montagna, nelle quali – pur stringendo i denti e lottando come un leone – aveva accumulato un distacco di 1’41” dalla maglia gialla di Chris Froome. Inevitabile, oggi, la decisione del ritiro. Un abbandono arrivato – beffarda ironia della sorte – proprio mentre il Tour si trovava su territorio iberico.
Non è la prima volta che Alberto Contador deve abbandonare anzitempo la Grande Boucle. Una scena già vista due anni fa, quando “El Pistolero” cadde lungo una discesa nei Vosgi e riportò la frattura della tibia. All’epoca gli amanti del pedale persero la possibilità di assistere a una sfida memorabile tra lui e Vincenzo Nibali (che dominò quel Tour dall’inizio alla fine). Questo nuovo ritiro potrebbe far sorgere un punto di domanda sul futuro del campione, che tuttavia già ha annunciato l’intenzione di proseguire fino al termine della prossima stagione, conclusa la quale appenderà effettivamente la bici al chiodo.
Al ritiro dal Tour di due anni fa seguì, del resto, uno splendido riscatto sulle strade di casa propria, dove Contador vinse un’edizione della Vuelta tra le più spettacolari di sempre. Chissà che anche questa volta “El Pistolero” non sappia rialzarsi e far sognare nuovamente i suoi tanti tifosi, gli stessi ai quali oggi ha rivolto quel saluto sconsolato. Loro certamente lo aspetteranno.