La prima italiana in Europa del 2016 arriva in territorio spagnolo ed è a firma di un italiano, lo scalatore della Etixx-QuickStep Gianluca Brambilla. Nella seconda corsa in linea, da Pollenca ad Andratx, delle quattro che compongono il Challenge Maiorca, il corridore nativo di Bellano ha sferrato l’attacco decisivo a trentadue chilometri dal traguardo, sulla salita di Alto de Galiela. Gli inseguitori hanno rivisto il suo dorsale soltanto in prossimità del traguardo, ma la rimonta non si è completata: alle spalle di Gianluca Brambilla, a soli due secondi, si è piazzato il polacco del team Sky Michal Kwiatkowski, che ha regolato un gruppetto formato da una trentina di corridori. Terzo il ceco Zdenek Stybar (Etixx-QuickStep), mentre Fabian Cancellara (Trek-Segafredo) e Alejandro Valverde (Movistar) sono giunti rispettivamente sesto e ottavo.
Gianluca Brambilla, classe 1987 e professionista dal 2010, ha un rapporto con la Spagna che potrebbe essere definito catulliano, odi et amo. Alla Vuelta 2014 è protagonista di un’assurda scazzottata con un collega, il russo Ivan Rovny, durante la sedicesima tappa: entrambi, ovviamente, vengono espulsi dalla corsa, per un gesto davvero singolare in uno sport come il ciclismo, dove al massimo è concesso alle telecamere qualche gestaccio rivolto al compagno di fuga, reo di non dare i cambi, o a un esagitato spettatore a bordo strada. Passa un anno e il corridore di Bellano è di nuovo al via della Vuelta: questa volta niente espulsioni e un ottimo tredicesimo posto finale, sua miglior classifica in un grande giro al pari del Giro d’Italia 2012. Il primo e unico successo da pro l’aveva ottenuto nel 2010, il Gp Nobili a Stresa. Il nuovo anno gli ha portato in dote il secondo e non poteva che esserci ancora una volta la Spagna nel suo destino.