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Missione compiuta, il Parma torna tra i professionisti. Primo passo del lungo cammino verso la riconquista della Sere A salutata a causa del fallimento della scorsa stagione compiuto dai ragazzi di Apolloni e Capitan Lucarelli. Dopo che nel luglio scorso la società era scomparsa a causa di una centinaia di milioni di debiti per la cattiva gestione di Ghirardi e Leonardi, comincia a prendere forma il nuovo progetto del pool di imprenditori che comprende Barilla ed il costruttore Pizzarotti. A dirigere la parte sportiva delle vecchie conoscenze, che il Parma l’avevano portato in vetta all’Europa: dal presidente Scala alla coppia Minotti-Galassi, con Pizzi al settore giovanile. La squadra crociata conquista così la promozione in Lega Pro senza conoscere sconfitta, nemmeno in amichevole, con un bottino di 25 vittorie e 10 pareggi in campionato. Una cavalcata resa più ostica da un’avversaria, l’AltoVicentino, che fino all’ultimo ha risposto colpo su colpo ma poi non ha potuto fare altro che cedere il passo ad un Parma che in casa ha 10.000 abbonati e in trasferta ha sempre portato al seguito migliaia di tifosi.
15 mila invece i tifosi crociati per assistere alla vittoria odierna con le reti di Guazzo nel primo tempo ed il rigore di Corapi dopo il momentaneo pareggio di Boilini. Entusiasta il presidente Nevio Scala, l’ex tecnico del “Parma dei miracoli” che si sofferma sull’alta affluenza di pubblico di oggi. “Non ci sono commenti da fare, avete visto quello che lo stadio ha proposto, credo che sia una cosa veramente incredibile che una squadra a livello dilettantistico possa presentare un pubblico di questo livello – spiega Scala ai microfoni di Sky – C’era un entusiasmo incredibile, i ragazzi hanno fatto una cavalcata importante, hanno lavorato tutto l’anno con grande professionalità . Oggi abbiamo raccolto quello che tutti ci aspettavamo, quello che sognavamo. Adesso godiamoci questa vittoria perché sarà , mi auguro, la prima di un percorso che ci vedrà protagonisti anche il prossimo anno. È  stata un’emozione incredibile, raramente ho assistito alle partite proprio perché mi prendeva l’emozione e preferivo andare a passeggiare con i miei cani per smaltire la tensione. Mi sentivo responsabile delle cose che stavamo facendo. La scelta dei miei uomini è stata una scelta non tanto facile e scontata, per fortuna avevo alle spalle una società di grande qualità “.
“I magnifici sette hanno lavorato non dico giorno e notte, ma erano molto presenti e hanno dato davvero morale a tutto ciò che stavamo facendo – ha proseguito Scala -. Poi l’allenatore ha fatto un lavoro anche lui di grandissimo livello, Minotti, Galassi, Pizzi, sono i miei uomini di una volta che hanno trasportato il Parma di prima dentro quest’anno“. Dal fallimento in A alla vittoria in un campionato senza veleni come quello di Serie D. “Sono felice, mi erano sfuggite alcune frasi e messaggi che poi magari sono stati anche enfatizzati. Ma abbiamo fatto un calcio pulito, che la gente ha ammirato. Abbiamo detto cose che la gente ha apprezzato moltissimo, non abbiamo fatto promesse, non le faremo neanche adesso. tutto quello che possiamo promettere è che ci impegneremo con grande intensità per tornare al più presto possibile dove eravamo prima del fallimento“, ha concluso Scala.