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Jesús Tomillero, giovane arbitro spagnolo di 21 anni, ha rivelato di aver ricevuto recentemente minacce di morte. Il motivo? Essersi dichiarato gay. Proprio a causa di alcuni attacchi omofobi, Tomillero aveva scelto, alcuni mesi fa, di staccare per un certo periodo dal mondo del calcio. Da quando però ha deciso che era giunto il momento di tornare ad arbitrare, la situazione è diventata insostenibile.
Sabato, nel corso di Lasalle-Atlético Zabal, partita di seconda divisione andalusa, è bastato che il giovane fischiasse un rigore in favore della squadra ospite per far scatenare la rabbia omofoba di un supporter locale. “Sei un fottuto frocio“, ha urlato in faccia a Tomillero. La partita è stata sospesa e l’uomo immediatamente allontanato dall’impianto. Ma non finisce qui. Al termine della partita il 21enne fischietto andaluso è stato subissato di minacce molto gravi sui social network, con insulti riprovevoli e frasi del tipo: “Non pensare di poter vivere a lungo. C’è un prezzo per la tua testa, tieniti pronto“.
Il ragazzo è comprensibilmente sotto choc e ha sfogato la sua preoccupazione al Guardian, raccontando di come, alla fine, si sia deciso ad andare alla polizia per denunciare l’accaduto. “Ora ci sono alcuni poliziotti 24 su 24 sotto casa mia, ma in verità ho ancora paura. Abbandonare l’idea di arbitrare? Cercherò di fare ciò che più mi piace a ogni costo, però adesso sono seriamente spaventato“, ha ammesso Tomillero.