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Un’altra stagione di tennis sta per concludersi, lunedì prenderanno infatti il via le Wta Finals 2017 a Singapore, che vedranno protagoniste le migliori otto giocatrici della Race annuale. Oltre alle certezze, quali Halep, Pliskova e Muguruza, la veterana Venus Williams, e le sorprese Svitolina, Garcia e Ostapenko, nell’evento di fine stagione ci sarà un grande ritorno. Caroline Wozniacki tornerà infatti a Singapore per la prima volta dal 2014, accreditata, quest’anno, della testa di serie numero 6.
Per la danese sarà la quinta partecipazione in carriera alle Wta Finals, in un torneo che, tutto sommato, l’ha sempre vista giocare su un buon livello, senza mai riuscire però ad alzare il trofeo. Il ricordo più positivo è sicuramente quello del 2010 quando, anche con qualche rimpianto, la Wozniacki si arrese solamente in finale. Oltre a questo risultato, l’ex numero uno del mondo vanta anche le due semifinali del 2009 e del 2014, con una sola eliminazione nel Round Robin, nel 2011.
Il 2017 della Wozniacki è stato caratterizzato da alcuni aspetti positivi ed altri negativi, ma la risalita dalla posizione numero 19 del ranking di inizio anno, alla numero 6 di adesso, non può far altro che rendere soddisfatta sia lei che tutti i suoi tifosi: in pochi, viste le ultime stagioni, avrebbero pensato di rivederla tra le migliori otto giocatrici del mondo a fine stagione. Se da un lato però, la Wozniacki ha un bilancio estremamente positivo in stagione (56-20) e tra le otto partecipanti a Singapore è quella ad aver disputato il maggior numero di finali (7), il fatto di aver alzato al cielo il trofeo solamente a Tokyo dopo aver perso sei finali consecutive le lascia un po’ di amaro in bocca.
In realtà , la Wozniacki, ha faticato anche tantissimo, ancora una volta, nei tornei del Grande Slam: un terzo turno a Melbourne, i quarti al Roland Garros, gli ottavi a Wimbledon e il deludente secondo turno a New York, non rendono comunque giustizia a quella che è stata un’ottima annata per la danese.
I meriti principali, certamente non trascurabili per la sua risalita nel ranking sono stati comunque quello di essersi preparata al meglio fisicamente, gestendosi in modo da riuscire a piazzare risultati importanti durante tutto l’anno (nonostante le finali perse) e la grande integrità mentale, che le hanno permesso di reagire comunque subito alle brutte sconfitte nei Grand Slam. La svolta della stagione è arrivata, infatti, proprio dopo la sconfitta agli Australian Open, per mano di Johanna Konta. Il livello espresso dalla Wozniacki per le due settimane tra Doha e Dubai, rimane comunque, tennisticamente, una delle cose più belle viste nel circuito Wta nel 2017, nonostante si sia poi trovata davanti una Pliskova e una Svitolina obiettivamente superiori. Probabilmente è stata anche un po’ sfortunata la numero 6 del mondo, a trovarsi davanti, nelle finali, avversarie che le creano moltissimi problemi, come anche la Konta, che dopo averla battuta nel primo Slam dell’anno, le ha negato anche la gioia del successo a Miami. Dopo una leggera flessione, in concomitanza con le prime settimane di terra battuta, la ex numero 1 del mondo è salita nuovamente di livello in estate, collezionando altre tre finali. Ad Eastbourne e Toronto si sono ancora sbarazzate di lei in due set Pliskova e Svitolina, mentre il vero rimpianto è stato forse quello di Bastad, dove ha ceduto, ancora in due set, da favorita, alla giovane Kateryna Siniakova. La più cocente delusione dell’anno rimane l’eliminazione al secondo turno a Flushing Meadows, dove quest”anno ha fatto parlare di sé più per le frecciatine lanciate agli organizzatori, che per i risultati sul campo.
Anche dopo la sconfitta nell’ultimo Slam, la Wonziacki è riuscita a reagire prontamente. In campo poche settimane dopo a Tokyo è infatti finalmente finita la maledizione nelle finali: alla settima in stagione, la numero 6 del mondo ha sconfitto nell’ultimo atto Anastasija Pavlyuchencova, con il punteggio di 6-0 7-5, vedendo per la prima volta premiata la sua costanza in stagione.
La Wozniacki ha infatti ritrovato grandissima solidità da fondo campo, mostrando progressi da entrambi i lati rispetto alle ultime stagioni che l’avevano vista uscire dalla Top-10. Se aggiungiamo a questo anche un’ottima forma fisica, risulta abbastanza naturale che la danese sia stata un osso durissimo anche per le migliori, come dimostra il bilancio di 10-5 contro le altre Top-10 nel corso del 2017.
Venendo invece al discorso Finals, la Wozniacki è stata sorteggiata nel “Gruppo Rosso” insieme a Simona Halep, Elina Svitolina e Caroline Garcia. Accedere alle semifinali non sarà certamente facile, vista anche la presenza di una delle sue bestie nere, Elina Svitolina, insieme a Karolina Pliskova e Jelena Ostapenko, l’unica ad esserle stata costantemente superiore nei confronti diretti. Nessun precedente con la Garcia, ma quest’anno Caroline Wozniacki ha vinto l’unico precedente con la numero 1 del mondo, Simona Halep per un 3-2 complessivo in carriera. La 27enne, ex fiamma del golfista Rory McIlroy, è sempre stata abbastanza criticata per non essere mai riuscita a trovare continuità nei tornei più importanti: chissà però, che i precedenti buoni risultati a Singapore e l’essersi finalmente sbloccata con la vittoria a Tokyo, non possano Caroline Wozniacki aiutare a chiudere questa stagione con un altro buonissimo risultato.