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WTA Finals, Cibulkova: “Mi dicevano fossi troppo bassa, titolo fondamentale”

Dominika Cibulkova al Wta di Linz - Foto Michele Galoppini - All rights reserved

Dall’inviato a Singapore

Una partita emozionante e di qualità assoluta ha concluso le WTA Finals di Singapore, regalando a Dominika Cibulkova il titolo più importante mai vinto da una tennista slovacca. La sua vittoria per 6-3 6-4 sulla numero uno del mondo Angelique Kerber la porterà da domattina al best ranking in carriera, al numero 5 del mondo, anche il ranking più alto mai raggiunto da una tennista del suo paese (assieme a Daniele Hantuchova).

Tennis, Wta Finals Singapore: Dominica Cibulkova batte in finale Angelique Kerber

Non ricordo l’ultima volta che ho giocato così bene”, ha confessato in apertura di conferenza stampa una Cibulkova arrivata con le solite infradito rosa ed un sorriso da chi sa di averla combinata grossa: “questa è la cosa più importante: la sconfitta ad inizio torneo con Angie mi ha dato la sicurezza per giocare sempre meglio e ora so che il mio gioco è abbastanza per contrastare la numero 1 del mondo. Con quel pensiero ho iniziato il match e me lo sono tenuto a mente fino alla fine. Solo sui primi due match point ho capito quello che stava per succedere e mi sono un po’ intesita, ma penso poche persone al mondo non lo avrebbero fatto”.

Per la slovacca questo non è solo il titolo più importante della propria carriera, ma il più importante mai vinto da una tennista della sua nazione in singolare: faccio ancora fatica a crederci. Ho investito così tante emozioni nel gioire sul match point che durante la cerimonia mi chiedevo se stesse davvero succedendo. Non riesco a trovare le parole per descriverlo, ma è bellissimo per me e per la mia nazione”.

La tennista di Bratislava, con il suo metro e sessanta, è una delle tenniste più basse del circuito, ma proprio per questo pensa che la sua vittoria sia un messaggio per le tante ragazzine che vogliono giocare a tennis ma non hanno l’altezza dalla loro parte: “per me è sempre stato difficile, sin da quando ero bambina, perché tutti dicevano che non ce l’avrei mai fatta. Io però non volevo togliermi dalla testa l’idea di diventare una tennista e sono stata ostinata e sono arrivata fino a qui. Sono contenta di poter essere un modello per le più giovani, sono contenta di poter dimostrare che non serve essere alte per giocare un tennis aggressivo e vincere tornei così importanti”.

Molto garbata e gentile con la sua avversaria è stata anche la numero 1 del mondo, che nonostante la sconfitta sa di poter andare in vacanza fiera di quanto fatto in un 2016 stellare: “è dura essere positiva a pochi minuti da una sconfitta, per cui ovviamente sono delusa di aver perso, però ho dato tutto quello che avevo. Lei ha giocato in modo molto aggressivo, prendeva sempre grandi rischi con i suoi colpi, dal primo all’ultimo e per questo ha vinto”.

Anche se pieno di vittorie, è stato un anno molto duro fisicamente e ora che l’ultimo match è finito sento tutta la stanchezza della stagione, appena sarò a casa potrò pensare a che anno stupendo è stato e godermelo un po’ di più”, ha dichiarato con un mezzo sorriso la Kerber: “direi che ora mi merito una vacanza.

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