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La giornata newyorkese di ieri ha completato il quadro dei semifinalisti degli Us Open 2016 per quanto riguarda i tornei di singolare. Nel femminile si sono disputati i due quarti di finale della parte alta di tabellone, quella presidiata dalla prima testa di serie e grande favorita Serena Williams.
Un match dai diversi volti, a larghi tratti spettacolare, quello della numero uno, che è scesa in campo per aprire la sessione serale dell’Arthur Ashe Stadium, opposta a Simona Halep, quinta favorita del torneo. I precedenti tra le due giocatrici dicevano 7-1 per la statunitense, con la rumena vincente l’anno scorso a Indian Wells.
Il primo set è nettamente a stelle e strisce, con la giocatrice di Constanta incapace di resistere ai colpi di una Williams ben centrata, che approfitta facilmente delle seconde messe in campo dall’avversaria. Sul 2-3 e servizio Halep, il game che decide il set: dopo aver incassato uno 0-3 iniziale e conquistato due giochi consecutivi, la rumena non riesce a capitalizzare un paio di chance per il 3 pari e, dopo nove minuti di resistenza, è costretta a cedere nuovamente la battuta, complice qualche errore di troppo. Serena non si fa pregare e piazza un altro strappo che la porta in breve ad incamerare il primo parziale, dopo 33 minuti. Sull’ 1-0 per la giocatrice di casa arriva un altro game di battuta a dir poco lottato per la Halep, da cui la rumena esce questa volta vincitrice con grande caparbietà, dopo aver annullato ben sette palle break. L’ex numero 2 del ranking ha aumentato al massimo i giri del motore, e l’essere uscita dalla buca le dà la carica giusta per giocare un game di risposta favoloso, in cui, alla quarta occasione, breakka l’avversaria: sulle prime tre Serena è ingiocabile grazie al servizio, ma è questo stesso colpo che la tradisce quando commette il doppio fallo che manda avanti la numero 5 del mondo. La Williams è ora più lenta negli spostamenti e i tanti fendenti avversari sono spesso imprendibili. La rumena serve meglio e non rischia più fino al durissimo game da 22 punti del 5-4, in cui annulla altre cinque palle break prima di chiudere il set alla quinta opportunità. L’inerzia è sensibilmente a favore della Halep, la quale si procura in apertura di terzo parziale due pesanti palle break. Se le gioca tuttavia male, e da qui in poi la Williams non si guarda più indietro: sul 2-1 sfrutta al meglio le prime indecisioni da tempo della sfidante – assenza di prime palle soprattutto – portandosi sul 3-1. I turni di battuta scorrono poi velocemente, e Serena spegne così ogni velleità della rumena: il 6-3 finale chiude la contesa dopo 2 ore e 14 minuti. La numero uno raggiunge dunque la sua trentatreesima semifinale Slam; a contenderle un posto in finale, domani, ci sarà Karolina Pliskova, che si è sbarazzata con un doppio 6-2 di Ana Konjuh, in un derby tra giocatrici al primo quarto di finale in un major. Dopo la grande vittoria con match-point annullato ai danni di Venus Williams, la ceca ha confermato quanto di buono fatto vedere, giocando con freddezza e incisività ogni punto, così da chiudere la contesa in meno di un’ora, senza concedere alcuna opportunità di break all’avversaria.
Un solo precedente tra Williams e Pliskova, risalente al torneo di Stanford di due anni fa, in cui la sei volte vincitrice degli Us Open si impose col punteggio di 7-5 6-2. Sarà proprio questo il match che aprirà le danze sul centrale di Flushing Meadows, all’una di notte italiana. A seguire, l’altra semifinale femminile, tra Caroline Wozniacki e la seconda testa di serie Angelique Kerber.
I RISULTATI:
[1] Serena Williams b. [5] Simona Halep 6-2 4-6 6-3
[10] Karolina Pliskova b. Anah Konjuh 6-2 6-2