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“Sono innocente. Non ho commesso alcun illecito, a questo punto mi aspetto che la mia estraneità ad ogni accusa venga riconosciuta anche dalla Procura di Cremona, così come è avvenuto con gli organi federali del tennis”. Così Potito Starace ha commentato la piena assoluzione riconosciutagli dalla FIT, il cui Tribunale, lo scorso 11 Febbraio, aveva accolto la richiesta della Procura Federale, sospendendo per 40 giorni sia lui sia l’aretino Daniele Bracciali in via cautelare, sul timore di reiterazione di illeciti sportivi.
“Poto”, che spegnerà la trentacinquesima candelina il prossimo 14 luglio, attualmente alla posizione numero 628 delle classifiche mondiali, vuole tornare a calcare quelle scene che l’hanno portato ad essere numero 1 italiano il 15 ottobre del 2007, alla ventisettesima piazza del ranking, suo miglior piazzamento finora: “Nel 2015 ho giocato quando è stato possibile. Adesso sono in buona condizione, tra lavoro in palestra e paddle. Non ho più problemi alla schiena. Serve solo costanza negli allenamenti dopo tutti questi tira e molla. Voglio tornare a giocare per concludere la mia carriera in campo e non altrove. Avrei voluto smettere alla fine di questa stagione, vorrà dire che andrò avanti fino alla prossima.”
Due parole anche su Daniele Bracciali, anch’egli assolto ma inibito per 12 mesi con l’applicazione di una multa da 20mila euro: “Dopo l’inizio di questa storia, ciao ciao quando ci siamo incrociati per le udienze e niente di più.”