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Sul rosso di Biella, Federico Gaio bissa il successo di due settimane fa a San Benedetto, superando in finale la testa di serie numero 1 Thomaz Bellucci, certamente “ammorbidito” dalla maratona cui era stato costretto meno di 24 ore prima dall’emergente tennista di casa Stefano Napolitano, anche lui segnalatosi ultimamene per due successi in tornei futures.
Gaio nel corso di tutta la settimana si è dimostrato in eccellente condizione psicofisica, superando giocatori del calibro di Trungelliti, Lopez-Perez e il brasiliano Souza, addirittura in rimonta ed annullando match point negli ultimi 2 casi: la finale contro il #52 Atp è stata paradossalmente la partita più facile, equilibrata solo nel primo set dove il 24enne faentino cede il servizio a 0 nel quinto game, ma è bravissimo a controbrekkare subito, per poi non rischiare praticamente più nulla in battuta e portarsi a casa il parziale per 7-6 dopo un tie-break giocato magistralmente. Nel secondo set, grazie ad una prima di servizio che fa molto male e fondamentali solidissimi da fondo, Gaio mette grandissima pressione ad un Bellucci decisamente in giornata no e si porta a casa parziale e partita col punteggio di 6-2, garantendosi un salto di ulteriori 55 posizioni in classifica, ed un nuovo best rank, al numero 158.
Luca Vanni invece, dopo un tribolato inizio di stagione condizionato dalla mononucleosi e da un problema alla schiena, sta vivendo un ottimo mese di luglio, che lo ha visto superare diversi turni a Todi e Recanati, e adesso lo vede, a quasi un anno di distanza dal successo a Portorose, aggiudicarsi a Segovia il secondo Challenger in carriera: Vanni guadagnerà così 32 posizioni in classifica e domani occuperà la casella numero 138 del ranking. Sui campi in cemento nel nord della Spagna, nel corso della settimana il 31enne tennista toscano ha superato in rimonta il polacco Janowicz ed il belga Mertens, e abbastanza in scioltezza il talentino Santillan e Basic; in finale lo scoglio più duro, nonché numero 3 del seeding, l’ucraino Ilya Marchenko.
Primo set contraddistinto da tantissimi errori da ambo le parti, circostanza peraltro abbastanza normale data la tendenza di entrambi a picchiare forte da fondocampo: dopo un doppio scambio di break nel terzo e quarto e poi nel sesto e settimo game, Vanni piazza l’allungo decisivo, aggiudicandosi il set per 6-4. Il secondo set scivola abbastanza velocemente “on serve”, poi sul 3-4 l’ex top 100 azzurro commette due doppi falli ed è costretto a cedere servizio e parziale col punteggio di 3-6. Nel set decisivo Vanni fa valere la maggiore esperienza e gioca meglio i punti decisivi, approfittando della troppa veemenza di Marchenko: dopo uno scambio di break nel secondo e terzo game, l’azzurro fa la differenza nell’ottavo gioco, dove brekka a 15 il numero 72 Atp, andando a prendersi set e incontro per 6-3 nel successivo game di servizio.