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Inarrestabile Roger Federer. Nel primo match di semifinali dell’Atp Masters 1000 di Montreal, il fuoriclasse svizzero batte Robin Haase, alla sua prima semifinale in un 1000, col punteggio di 6-3, 7-6(3) in 1 ora e 15 minuti di gioco. Tra lui e il sesto trionfo del 2017 il vincente del match targato “Next Gen” tra Denis Shapovalov e Alexander Zverev.
Per l’elvetico si tratta della sesta finale del 2017, la terza a livello di Master 1000. Federer, finora imbattuto quest’anno in finale, è in cerca del terzo successo in Canada e del primo in assoluto a Montreal, dopo i trionfi alla Rogers Cup di Toronto nel 2004 e nel 2006. Dovesse vincere domani, l’otto volte vincitore di Wimbledon raggiungerebbe la vetta della classifica race e si porterebbe a soli 10 punti di distanza da Rafael Nadal nel ranking Atp di lunedì prossimo.
LA CRONACA – In apertura di match buona partenza per Federer, che tiene a zero il servizio. Nel secondo gioco si procura subito tre palle break consecutive, annullate però da Haase, complici anche un paio di gratuiti dello svizzero che permettono all’olandese di portare il game ai vantaggi. L’elvetico riesce comunque ad ottenere il break alla quinta chance, ma qualche errore di troppo nel game successivo lo costringe a ritrovarsi sotto 0-40: basta la seconda palla break ad Haase per strappare il servizio, grazie ad una potentissima risposta di diritto sui piedi che Federer non riesce a controllare. Il numero 3 del mondo sale però in cattedra, ritrova l’incisività dei colpi dei primissimi punti dell’incontro e riconquista il break: 3-1. Poco da dire sul prosieguo del set, con game interlocutori al servizio da entrambe le parti. Nel nono gioco Federer serve per il primo parziale e chiude con un ace per 6 giochi a 3.
A inizio secondo set l’andamento della partita segue la falsariga delle battute finali della prima frazione di gioco, con gli scambi che raramente sono prolungati e i giocatori che incontrano poche difficoltà al servizio. Quando Federer batte, praticamente non si gioca: la prima di servizio, devastante, assicura sempre il punto all’elvetico e Haase nei primi tre turni di risposta non riesce ad ottenere neanche un punto. Sul servizio dell’olandese, invece, c’è leggermente più lotta, eppure non si arriva mai ai vantaggi. Sul 3-3, nel famoso settimo gioco, lo svizzero si porta sul 30-30 per provare a svoltare, ma in un punto quasi fatto Federer sbaglia un diritto a volo a metà campo e manca una concreta occasione per procurarsi palla break e tentare di effettuare il sorpasso. Haase tiene il servizio e si arriva poi al 5-5 in perfetto equilibrio. L’undicesimo game è quello che regala più spettacolo in assoluto. Gli scambi si intensificano, Federer costringe più volte l’olandese alla parità, ma Haase è perfetto col servizio e si salva con due ace consecutivi. Sarà il tie-break a decidere il match: lo svizzero ottiene subito un mini-break in apertura grazie a un errore di rovescio di Haase e ne conquista un altro per salire sul 4-1. Ma il numero 52 del mondo vende cara la pelle, reagisce e si riscatta infilando un parziale di quattro punti consecutivi. Federer però, ora in svantaggio 4-5, non si lascia intimorire, tiene provvidenzialmente i suoi due turni di battuta e si procura match point. Basta il primo, perché Haase manda in rete un diritto e consente così a Federer di raggiungere la finale. Domani l’elvetico proverà a vincere il terzo Master 1000 dell’anno sul cemento, dopo i due vinti su quello nordamericano di Indian Wells e Miami.
STATISTICHE – La chiave del match è stata sicuramente il servizio, soprattutto nel secondo set. Interessante il dato per cui Federer prima del tie-break ha perso soltanto un punto nei propri turni di servizio.
IL PROGRAMMA DELLA FINALE DI FEDERER