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Nella giornata dedicata agli ottavi di finale dell’edizione 2016 del Rolex Masters di Montecarlo non sbaglia l’otto volte campione Rafael Nadal, che supera l’austriaco Dominic Thiem in due set con il punteggio di 7-5 6-3 in due ore e 3’ di gioco. Per il maiorchino si tratta della vittoria numero 55 su 59 incontri disputati nel Principato, con la quale si prende la rivincita su Thiem che lo aveva superato nell’ultimo precedente, la semifinale di Buenos Aires di quest’anno, vinta dal ventiduenne di Neustadt in tre set, salvando anche un match point.
Piuttosto differente il percorso che ha condotto i due giocatori agli ottavi: se l’iberico aveva dovuto disputare un unico incontro, forte di un bye al primo turno, sbarazzandosi in maniera piuttosto comoda di Aljaz Bedene, l’austriaco era invece reduce da due match conclusi in rimonta al terzo set, prima contro Jan-Lennard Struff e poi con il nipponico Taro Daniel, facendo emergere tutto il carattere e l’applicazione che lo contraddistinguono.
Si parte con Nadal che con il dritto mancino cerca di insistere sul rovescio a una mano di Thiem, che però proprio con questo fondamentale esibisce subito un vincente a 150 km/h nel primo game, chiuso comunque agevolmente da Rafa. L’austriaco prende tuttavia subito l’iniziativa sul 1-1, aprendosi bene il campo con alcune accelerazioni di dritto micidiali e conquistando il break alla quarta chance. Dopo due giochi interlocutori, l’iberico riesce a portarsi a palla break per la prima volta nel match, concretizzando la seconda opportunità al termine di un game molto duro dal punto di vista fisico. Il settimo game è un’altra battaglia, con Nadal che recupera da 0-40 e si porta avanti 4-3, dopo aver salvato un’ulteriore chance di break grazie a un regalo di Thiem, che, come nel recente match di Miami contro Djokovic, dimostra di dover ancora fare un salto di qualità nella conversione delle palle break (2/17 a fine match). Nonostante la contesa continui a essere predominata dalla violenza e profondità dei colpi dell’austriaco, il maiorchino salva altre sei palle break (di cui l’ultima con un lob meraviglioso) sul 4-4 e due ulteriori sul 5-5, giocando da campione nei momenti importanti, con Thiem che registra un desolante 1/16 nelle palle break avute nel primo parziale. A questo punto l’austriaco paga le tante opportunità mancate, concedendo il set al dodicesimo game con ben due doppi falli e altri unforced di troppo.
È passata più di un’ora e venti e siamo ancora all’inizio del secondo set: la partita resta equilibrata, con entrambi i giocatori che tengono comodamente i servizi iniziali. Sul 1-1 Thiem va avanti 0-40 e, stranamente, concretizza subito il break alla prima chance, ma viene immediatamente agganciato da Rafa nel game successivo. L’intensità di gioco cala da entrambi i lati rispetto al primo parziale, gli errori aumentano e la differenza la fa l’esperienza dell’otto volte vincitore del torneo, solido nei propri turni di servizio e bravo a piazzare l’allungo sul 4-3, con “Dominator” che mostra evidenti segnali di cedimento, concedendo il break decisivo con diversi gratuiti per il 7-5 6-3 finale per Nadal.
L’ex numero uno al mondo continua quindi la marcia verso quello che potrebbe essere il sessantottesimo titolo in carriera in singolare e quarantottesimo su terra rossa. Finora quest’anno ha ottenuto solo una finale a Doha e tre semifinali tra la terra rossa sudamericana e Indian Wells, ma sembra in graduale crescita rispetto all’inizio di stagione. In quarti di finale lo attende però un impegno tutt’altro che banale, rappresentato dal campione dell’edizione 2014 Stan Wawrinka, che ha passeggiato sul francese Gilles Simon. L’iberico è avanti 14-3 negli h2h, ma i tre successi dello svizzero sono arrivati nelle ultime cinque sfide. Per Thiem un’occasione mancata con tanti rimpianti, specialmente nel primo parziale, ma la conferma di una crescita soprattutto dal punto di vista fisico e tattico, per quello che sarà sicuramente un protagonista ad altissimi livelli del circuito ATP nei prossimi anni e che rimane comunque il giocatore che ha vinto più partite nel 2016 (ben 26) dopo il marziano Nole Djokovic.