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Fabio Fognini strappa il pass per il terzo turno del secondo Masters 1000 stagionale sul cemento di Miami. L’azzurro sopravvive ad un match costellato da alti e bassi ed elimina il numero 30 del seeding Joao Sousa, con lo score di 7-6(8) 2-6 6-3 dopo circa due ore e mezza di gioco. Il ligure proverà dunque a raggiungere per la seconda volta in carriera gli ottavi di finale nel torneo in Florida e se la vedrà con Jeremy Chardy, autore dell’eliminazione della testa di serie numero 7 ed ex campione degli Us Open Marin Cilic.
Fognini parte benissimo prendendo da subito in mano l’iniziativa con i colpi a rimbalzo. Sousa non riesce ad arginare l’avvio furente dell’azzurro che conquista due break issandosi sul 3-0 “pesante” e allunga ulteriormente sul 4-0 dopo aver rimontato da 0-40. Solamente dopo una ventina di minuti il portoghese riesce a sbloccare la casella dei game, primo tassello verso un’insperata rimonta. Dal 5-2 e servizio (frangente in cui non sfrutta due set point), Fabio dilapida il vantaggio e si fa prima riprendere sul 5-5, poi trascinare al tie-break vinto grazie ad una serie di lampi piazzati nei momenti più importanti, ossia sui tre set point di Sousa. La testa di serie numero 30 del tabellone cede dunque per 10 punti a 8 dopo oltre un’ora e dieci di battaglia, ma ha il merito di non disunirsi.
Nel secondo parziale, dopo aver fatto le prove generali di break nel game d’apertura, il portoghese scappa via sull’1-1, complice un vistoso calo fisico e mentale di Fognini, il quale chiede anche l’intervento del fisioterapista per un problema al braccio destro. Contrariamente a quanto fatto dall’azzurro nel primo set, Sousa amministra senza alcun patema, anche grazie al 12 su 12 con la prima palla di servizio. Nella terza frazione, tuttavia, Fabio torna ad essere artefice del proprio destino nel bene e nel male. Il numero 2 d’Italia fa e disfa sciupando un piccolo ma importante vantaggio sul 2-0 40-15, prima di accelerare nuovamente da metà set: sul 3-3 il taggiasco – con tutto il campo 7 dalla sua parte: “Fabio, Fabio!” – piazza una serie di tre giochi consecutivi, chiudendo col brivido sul 5-3 e servizio dopo due match point cancellati dall’avversario, archiviando così la pratica sul 6-3.