È già passata una settimana dall’annuncio choc di Maria Sharapova, che lunedì scorso a Los Angeles aveva dichiarato di non aver superato il test antidoping sostenuto agli scorsi Australian Open, essendo risultata positiva al Meldonium.
Dopo aver ribadito la sua onestà nella lettera di due giorni fa indirizzata a tutti i suoi fans, la ventottenne di Nyagan è tornata ad allenarsi, con la solita grinta che la contraddistingue: “Sunday practice. No better workout than this” riporta la didascalia dell’ultima immagine postata qualche ora fa dalla giocatrice russa sul suo profilo Instagram. Non ci sta dunque la ex numero 1 del mondo, che vuole lasciarsi in fretta tutto alle spalle e tornare presto a calcare i palcoscenici che l’hanno resa un’icona di questo sport. Sono stati giorni davvero complicati per Maria, che oltre a far parlare di sé in tutti gli ambiti sportivi, è stata abbandonata dai suoi sponsor più celebri, come Nike, Porsche e Tag Heuer, decisi a sospendere onerosissimi contratti e attività pubblicitarie. (LEGGI QUI L’ARTICOLO)
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Il mondo del tennis si è letteralmente diviso in seguito alle parole della siberiana. Tante le celebrità, del passato e del presente, che hanno detto la loro a riguardo: se Serena Williams, Martina Navratilova, Novak Djokovic e Marat Safin hanno mostrato piena solidarietà nei confronti della campionessa, credendo in una sua disattenzione in buona fede e sottolineando il grande coraggio dell’attuale numero 7 delle classifiche WTA, sicuramente più pesanti sono state le parole di altri colleghi, da Rafael Nadal a Jennifer Capriati, da Andy Murray a Caroline Wozniacki. Particolarmente teso e velenoso il clima che si è venuto a creare proprio tra Rafa e “Masha”. Il maiorchino, tra l’altro recentemente accusato di doping da Roselyn Bachelot, dottoressa farmaceutica ed ex Ministro della Salute e dello Sport francese, non si è risparmiato nel catechizzare la russa; immediata è stata la replica di Sharapova: “Io non ho mai finto infortuni per non risultare positiva ai test”. (LEGGI QUI LE SUE PAROLE)
Tifosi e appassionati attendono adesso di conoscere l’entità della squalifica: per niente incoraggianti le dichiarazioni di Craig Reedie e di Dick Pound, rispettivamente attuale ed ex presidente della Wada, che ha richiesto la massima severità della pena. Maria però è pronta a riscattarsi, lo testimonia il suo atteggiamento da grande combattente: rivederla di nuovo in campo è un’immagine che ci fa ben sperare per il futuro, la fine della sua carriera sembra ancora molto lontana.