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Tennis, Coppa Davis: Argentina, Francia e Italia le uniche sul 2-0 in World Group

David Goffin - Foto Ray Giubilo

Si è da poco conclusa la prima giornata della Coppa Davis 2016, con il primo turno del World Group: Italia avanti 2-0 a Pesaro contro la Svizzera, in parità invece Usa-Australia, Gran Bretagna-Giappone, Serbia-Kazakistan e Belgio-Croazia. Avanti 2-0 anche Argentina e Francia, rispettivamente contro Polonia e Canada. Giornata al cardiopalma ad Hannover: 1-1 anche fra Germania e Repubblica Ceca.

Comincia come meglio non potevamo chiedere l’avventura degli azzurri nella Coppa Davis 2016. A Pesaro, contro la Svizzera priva di Federer e Wawrinka, l’Italia è in vantaggio per 2-0, dopo le vittorie di Paolo Lorenzi e Andreas Seppi. Lorenzi è costretto al quinto da una grande giornata di Marco Chiudinelli: sul due pari la partita ha quasi del drammatico, con entrambi i tennisti che accusano problemi fisici. Lorenzi chiude così dopo 4 ore e 47 con il punteggio di 7-6 6-3 4-6 5-7 7-5. Bene anche Seppi, dopo 3 ore di lotta chiude 7-5 7-6 3-6 6-3

In nottata, John Isner aveva battuto per 7-6 6-2 6-2 Sam Groth, in un match dominato dal  servizio, che però vedeva l’americano nettamente favorito, anche per la sua maggior incisività con dritto e rovescio. Bene invece Bernard Tomic, che pareggia i conti, battendo per 7-6 6-3 3-6 4-6, Jack Sock, confermando dunque il suo buon momento di forma e tenendo aperta la sfida.

Pronostici rispettati anche a Birmingham, dove Murray e Nishikori lasciano sull’1-1 il match tra Gran Bretagna e Giappone. Il primo a vincere, era stato Andy Murray, che con una solida prestazione batte 6-1 6-3 6-1 Taro Daniel, senza rischiare nulla per tutto il match. Qualche problema per Kei Nishikori che vince per 6-3 7-5 7-6 contro un mai domo Daniel Evans. Molti gli errori di Nishikori, che dopo un facile primo set, si complica la vita, con un avversario galvanizzato dall’aria di casa. Il britannico era stato due volte avanti di un break nel terzo parziale, alla fine però, viene fuori la sua inesperienza, e il nipponico chiude, in un match, in cui avrà probabilmente un ruolo decisivo la sfida tra Nishikori e Murray in programma domenica.

Parità, al termine della prima giornata di gioco anche a Belgrado. Prima il numero uno del mondo Novak Djokovic batte 6-1 6-2 6-3 Aleksandr Nedovyesov: buona prestazione del serbo dopo il ritiro a Dubai, un po’ falloso nel terzo parziale, ma comunque troppo innocuo il tennis del kazako per Djokovic. Stupisce, invece, il pareggio di Mikhail Kukushkin contro Viktor Troicki. Cattiva partita del serbo, che cede per 7-5 6-2 6-4. Si trasforma ancora una volta, in Davis, Kukushkin, che mostra un gran tennis, gioca con grande aggressività, e conquista meritatamente, un punto insperato alla vigilia.

L’Argentina chiude 2-0 la prima giornata in Polonia: prima Guido Pella batte Marcel Przysiezny per 6-1 6-4 7-6, in seguito il connazionale Leonardo Mayer trionfa su Hubert Hurkacz per 6-2 7-6 6-2. Match che sembra segnato, con la Polonia condizionata in negativo dall’assenza in campo di Jerzy Janowicz.

Lo score è sull’ 1-1 anche in Belgio, dove si prospetta una sfida all’ultimo sangue fra i fiamminghi e i croati. Nel primo pomeriggio Marin Cilic aveva battuto il tennista di casa Kimmer Coppejans. Non limpidissima la giornata, dal punto di vista tecnico, per l’ex campione Us Open: qualche non forzato in eccesso lo tengono in campo più del previsto, ma nonostante la buona prova di Coppejans, il croato chiude per 7-5 6-3 7-5. La vera battaglia però è quella fra David Goffin e Borna Coric. Il belga comincia benissimo con il suo rovescio, il giovane croato è invece impaziente, spesso nervoso, e di conseguenza va subito sotto. In effetti sulla terra di Liegi, il tennista di casa, non sembrava poter soffrire. Avanti per 6-3 6-2, però, qualcosa nel gioco, e nella testa del belga, si inceppa. Purtroppo per lui, inoltre, nella Davis il match non finisce davvero mai. Così, quel gran lottatore che è Coric comincia a salire di intensità e, fuori casa, a caricarsi sempre di più. Gli errori del belga non si fermano, e così si giunge al quinto. L’equilibrio tiene fino al 3-2, Coric, che forse aveva il serbatoio scarico per la rimonta, si spegne con il passare dei minuti, e il match si chiude, dopo ben 3 ore e 8 minuti con il punteggio di 6-3 6-2 2-6 3-6 6-3.

La Francia comincia bene la sua avventura nella Coppa Davis 2016, la formazione transalpina si porta avanti per 2-0 ai danni del Canada, nettamente meno ostico senza la sua punta di diamante, Milos Raonic. Gael Monfils passeggia praticamente contro Frank Dancevic: 6-3 6-1 6-3 il punteggio finale. Monfils che oggi serve molto bene, e non concede chance di break all’avversario. Gilles Simon fa un po’ più fatica a sbarazzarsi di Vasek Pospisil: molto bene però da fondo il francese nel secondo e nel terzo set. Dopo la chiusura per 7-5 6-3 6-3, la Francia, proverà già da domani a chiudere la pratica, per potersi qualificare in anticipo ai quarti di finale.

Dal punto di vista tecnico, il tennis più spettacolare è senz’altro quello visto ad Hannover. Tutti e due i match si concludono al quinto e decisivo set. Philipp Kolschreiber batte Lukas Rosol col punteggio di 4-6 6-3 6-4 2-6 6-3. Dopo una grandissima partenza, Rosol, cala con le percentuali al servizio, e Kolschreiber sfoggia come al solito qualche sbalorditivo rovescio che lascia a bocca aperta gli spettatori. Anche lui però, ha un passaggio a vuoto nel quarto, che paga carissimo, contro un giocatore che quando è in grado di tirare a tutto braccio fa davvero male. Quando però la lucidità comincia a venir meno, dopo la grande maratona, il ceco si prende rischi eccessivi, e un giocatore assennato, quale ha sempre dimostrato di essere Kolschreiber, sfrutta il tutto e porta in vantaggio la compagine tedesca. Tra tutti i big scesi in campo oggi, quello a soffrire di più, è ovviamente Tomas Berdych. A creargli le insidie è il giovane Alexander Zverev: il tedesco perde davvero pochi punti al servizio, e riesce con grandissima profondità, a muovere orizzontalmente Tomas Berdych. Il  ragazzino teutonico continua con il grande gioco espresso già a Rotterdam, in quello che potrebbe essere l’anno della sua consacrazione. L’intensità mostruosa, fatta vedere a cavallo tra il secondo e il terzo set, è impossibile da mantenere per sempre. Berdych ha comunque il merito di essere rimasto pronto, contro un tipo di gioco che è quello più difficile per le sue caratteristiche. Dopo aver annullato diverse occasioni di break nel quarto, gioca un grandissimo tiebreak e chiude allora  senza grossi problemi al quinto. Dopo 4 ore e 23 minuti, il punteggio si ferma definitivamente sul 7-6 1-6 4-6 7-6 6-4, in favore di Berdych, che riequilibra il match al termine dei primi due singolari.

Domani giornata di doppi, per tutte le sfide, da dove potrebbero venir fuori già le prime squadre qualificate ai quarti di finale.

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