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La giornata odierna dell’Atp di Pechino prevedeva quattro match di secondo turno, oltre naturalmente al recupero di alcuni incontri del primo round non disputati ieri per via della pioggia abbattutasi incessante sulla capitale cinese. La testa di serie numero 1, il britannico Andy Murray, approda senza difficoltà ai quarti di finale superando la giovane promessa Andrey Kuznetsov con un perentorio 6-2 6-1 maturato in appena un’ora e 15 di gioco. Davvero enorme la differenza fra i due giocatori, come perfettamente esemplificato dal fatto che il campione scozzese è riuscito a vincere tutti e sette i game in risposta contro un tennista autore di una buonissima stagione. Il fuoriclasse di Dunblane conserva dunque ancora qualche residua chance di chiudere l’anno in testa al ranking, considerati anche i problemi fisici che stanno rallentando la marcia di Novak Djokovic.
Divertente la sfida che ha visto protagonisti Grigor Dimitrov e Steve Johnson, con il bulgaro vittorioso per 6-4 6-7(9) 6-4 al termine di un match che si sarebbe potuto concludere in due set. Grigor ha infatti sciupato quattro match point nel tiebreak del secondo parziale commettendo un sanguinoso doppio fallo sul primo set point da difendere, ma alla fine ha mantenuto la concentrazione ed è stato in grado di spuntarla dopo quasi 2 ore e 45 minuti di battaglia. Al prossimo round servirà certamente maggior concretezza opposto al francese Lucas Pouille.
Fabio Fognini ha invece rimediato l’11esima sconfitta in altrettanti scontri diretti contro David Ferrer, un maledizione che rende il tennista iberico la vera bestia nera del ligure. L’azzurro si è arreso con lo score di 6-3 6-4 conquistando la miseria di dieci punti complessivi in risposta, a cui ha fatto riscontro un’estrema sofferenza nel portare a casa i propri turni di battuta (complici anche quattro doppi falli). Anche nella seconda frazione la musica non è cambiata, lo spagnolo infatti si è subito involato sul 2-0 ed ha chiuso agevolmente la pratica senza concedere nemmeno una palla break. Questa disfatta rischia di costare cara al tennista azzurro, che dopo la semifinale raggiunta qui l’anno scorso rischia ora di uscire dalla Top 50. Nei quarti Ferrer se la vedrà con Alexander Zverev, bravissimo a confermarsi su ottimi livelli nonostante la sbornia per il primo titolo agguantato a San Pietroburgo, e che oggi ha domato in due facili set l’insidioso americano Jack Sock. Altra grandissima prestazione di Kyle Edmund, che si guadagna così il derby contro Andy Murray nella giornata di venerdì, grazie alla vittoria per 6-4 4-6 6-3 contro il ben più esperto spagnolo Bautista Agut. Sullo slancio di questo ottimo risultato, il giovane britannico entrerà inoltre per la prima volta tra i primi 50 giocatori del mondo.
Avanza al secondo turno Richard Gasquet, recente finalista a Shenzhen, atteso da un esordio non semplice opposto all’americano Sam Querrey. Il francese ha smarrito il parziale di apertura complice un atteggiamento troppo rinunciatario, e non a caso l’avanzamento della posizione in campo ha coinciso con lo smarrimento delle certezze da parte del tennista statunitense, capace di subire la bellezza di cinque break tra seconda e terza partita. Ad aspettare il francese ci sarà Pablo Carreno Busta, il quale ha necessitato di appena 48 minuti per avere la meglio su un Tomic a dir poco irritante arresosi con un perentorio 6-3 6-1. Rimangono in tabellone un po’ a sorpresa Malek Jaziri e Adrian Mannarino, giustizieri rispettivamente di Guido Pella e Albert Ramos-Vinolas.
Risultati odierni:
Primo turno
[8] R. Gasquet b. S. Querrey 2-6 6-3 6-2
P. Carreno Busta b. B. Tomic 6-3 6-1
M. Jaziri b. G. Pella 6-4 6-4
[Q] A. Mannarino b. A. Ramos-Vinolas 6-3 4-6 6-3
G. Dimitrov vs S. Johnson 6-4 6-7(9) 6-4
Secondo turno
[5] D. Ferrer b. F. Fognini 6-3 6-4
[Q] K. Edmund b. [7] R. Bautista Agut 6-4 4-6 6-4
[1] A. Murray b. A. Kuznetsov