Federico Delbonis è il campione del Grand Prix Hassan II. Il cambio di sede dell’unico torneo Atp in programma nel continente africano (dalla storica Casablanca all’attuale Marrakech) coincide con la seconda affermazione a livello Atp per il 25enne di Azul, che conferma il feeling sudamericano col torneo in terra marocchina (anche Puerta, Cañas e Pérez Roldàn hanno in passato sollevato il trofeo). Sconfitto Borna Coric col punteggio di 6-2, 6-4 in un’ora e 30 minuti di gioco.
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Cadute nei quarti di finale la testa di serie numero 1 Garcia-Lopez e addirittura in ottavi la numero 2 Sousa, sono la 3 Federico Delbonis e la 4 Borna Coric a contendersi il titolo in un’afosa domenica primaverile. Coric ha una partenza ad handicap al servizio e commette più errori gratuiti del solito. Tre, di cui due col suo colpo migliore, il rovescio, gli costano il break subito nel quarto game. Delbonis accentua ulteriormente la rotazione del suo dritto, costringendo l’avversario a remare metri fuori dal campo, quasi in braccio ai giudici di linea. Il croato si accorge di essere in difficoltà negli scambi da fondo, ma per sua fortuna il servizio assopito viene in soccorso nel momento del bisogno. Annulla con due aces due delle tre palle break concesse nel sesto game, e con un terzo chiude il gioco e accorcia le distanze sul 2-4. Ma la differenza in campo appare evidente, ben più netta di quanto dica l’unica posizione in classifica che separa i due giocatori (47 Delbonis, 48 Coric). Il tennista di Zagabria tenta di uscire dallo scambio con soluzioni estemporanee, ma quando opta per la palla corta non dimostra gran sensibilità di tocco e quando scende a rete palesa lacune tecniche e di posizionamento. Proprio una volèe giocata nella “terra di nessuno” e affossata in rete consegna il primo set nelle mani della testa di serie numero 3.
Coric prova ad essere più aggressivo nel secondo set, almeno durante i suoi turni di battuta. Gioca qualche bel vincente da fondo, trova continuità al servizio, ma, quando serve l’avversario, l’esito del punto dipende esclusivamente dal braccio dell’argentino, che sembra particolarmente ispirato. Appare evidente quando, oltre alle solite martellate con il dritto, si avventura con successo anche in millimetriche smorzate di rovescio. Il secondo parziale è orfano di palle break fino al 4-4. Coric si trova improvvisamente 15-40, ma un dritto vincente e una solida prima di servizio dell’avversario cancellano l’occasione. Il game si prolunga e l’argentino si salva nonostante due doppi falli (gli unici del match), costringendo il croato a servire per prolungare la partita. Il 19enne non regge la tensione, commette due gravi errori nei primi due punti, viene poi infilato da Delbonis sul 15-30, e con un altro errore di rovescio regala la partita al 25enne sudamericano.
“Delbo” festeggia così il secondo trionfo in carriera, dopo quello di San Paolo del 2014, e con questa vittoria guadagna nuovamente la top 40 (lunedì sarà numero 36 del mondo). Borna Coric dovrà aspettare un’altra domenica per sollevare il primo trofeo nel circuito maggiore. Ma, viste le premesse (già due finali raggiunte prima dei 20 anni, l’altra persa a gennaio contro Wawrinka a Chennai), è facile pronosticare che l’appuntamento sia solo rinviato.