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Nicola Pietrangeli: “Chi non vuole giocare in Davis non merita di restare in Federazione”

Presentazione Coppa Davis Italia - Argentina

Questa mattina, all’interno della Sala Stampa del ‘Centrale’ degli Internazionali BNL d’Italia, si è svolta la presentazione della prossima sfida di quarti di finale di Coppa Davis tra Italia e Argentina. La manifestazione avrà luogo a Pesaro, già sede dell’ultimo match giocato dagli azzurri in cui hanno avuto la meglio della Svizzera, e si disputerà dal 15 al 17 luglio. Nell’occasione non si giocherà più al Palasport coperto ma all’aperto presso il Tc Baratoff che, per l’evento, accoglierà su tre anelli un totale di 6.000 persone riprendendo il modello della Grandstand Arena. Le partite saranno trasmesse su RaiSport1 e SuperTennis TV in simulcast.

A presenziare all’evento il presidente della FIT Angelo Binaghi. “Lo scontro contro l’Argentina è molto difficile. Nell’ultimo precedente, che risale a due anni fa a Mar de Plata, è andato a nostro favore grazie all’apporto di un grande Fabio Fognini. Bisogna stare attenti, è stata una squadra completa e costante. Siamo senza dubbio favoriti. É un piacere tornare a Pesaro, una città in cui la squadra si è trovata molto bene già nella precedente partita contro la Svizzera, in una sfida che ha visto le defezione di tre grandi campioni come Roger Federer, Stan Wawrinka e Fabio Fognini. Sarà sicuramente un evento più appetibile.

Ha partecipato alla conferenza anche Nicola Pietrangeli, storico davisman e vincitore di due Roland Garros per due anni consecutivi nel 1959 e 1960: “Per me la Coppa Davis è un po’ come la seconda mamma e mi fa un rabbia quando so di alcuni tennisti che si rifiutano di partecipare. In qualsiasi sport rappresentare il proprio Paese viene davanti a qualsiasi cosa, è inconcepibile il contrario. L’atmosfera è unica, prima di tutto perché è uno sport di squadra e il risultato non è mai scontato. Un incontro di Davis non è mai un incontro di tennis. Io ho visto o partecipato a decine di incontri, sin da quando ero un bambino, quindi ne so qualcosa. Non so come questi giocatori si possano lamentare: sono baldanzosi e miliardari il che non guasta. Il discorso è brevissimo: chi non vuole giocare la Coppa Davis non merita di stare nella Federazione“.

È intervenuto alla fine della presentazione Matteo Ricci, sindaco di Pesaro. “A marzo abbiamo mostrato capacità organizzative e vogliamo fare sempre meglio. Speriamo che l’avventura dell’Italia sia un crescendo rossiniano. Pesaro è la candidata città europea per lo sport nel 2017. In quel periodo inoltre chi verrà potrà godersi un po’ di mare”.

 

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