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“Il mio team dice che da fuori sembrava andasse tutto bene, invece in campo le mie sensazioni non erano buone. Mi son sentito non giusto sulla palla come se non mi muovessi bene. Però alla fine ci ho provato, lui ha sicuramente giocato meglio di me“. Così Jannik Sinner commenta la sconfitta agli ottavi di finale contro Fitz che gli è costata l’eliminazione dal Masters 1000 Indian Wells 2021. “Io ho avuto tante palle break – ha proseguito l’azzurro -, poi ho servito io per andare 1 pari ma ho sbagliato palle che di solito faccio. Ho provato a star lì, fare tutto e giocare fino alla fine, le chance le avevo. La partita era molto vicina. Quest’anno ho perso alcune partite così, ma è inutile paragonare una partita con un’altra perché ognuna ha la sua storia“.
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Un torneo anomalo per Sinner, che ha giocato poco e ha avuto tanto tempo per allenarsi. “A me sembrava un altro primo turno – ammette l’altoatesino -. Ho giocato molto bene la prima partita, poi son passati tre giorni e non è semplice giocare. Fitz aveva battuto Matteo (Berrettini, ndr), era in fiducia. Noi ci siamo allenati tanto e abbiamo fatto il meglio che potevamo. Con Isner alla fine non c’erano tanti scambi, mi dà fastidio quando c’è poco ritmo e ci sono pochi scambi. Non è una scusa, questo torneo è andato così“.
Fitz non ha nascosto la fiducia con cui sfida Sinner. “Credo che ogni giocatore in questo circuito ha degli avversari con cui sente meglio la palla – ha spiegato Sinner -. Anch’io ho i miei con cui mi sento bene. Anche a Washington lui ha detto che l’allenamento con me è stato uno dei migliori“. Tornando sulla partita, il tennista italiano ha detto: “Dovevo fare prima quello che ho fatto alla fine, è una partita che potevo vincere anch’io. Ma è tutto “se questo, se l’altro”. Lui oggi si è sentito bene contro di me, ma io dovevo cambiare prima il gioco“.
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