Lemon Bowl

Tennis, Lemon Bowl 2017: al via le qualificazioni. 150 incontri al giorno

Lemon Bowl 2017 - Foto Biagio Milano

Sui campi di New Penta 200, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco ha preso il via il turno di qualificazione del Lemon Bowl 2017. Nella prima giornata sono andati in scena ben 150 incontri con i piccoli under 9, under 12 e under 14. Il tabellone cadetto verrà disputato sino al primo gennaio mentre il main draw si terrà dal 2 fino alle finali del 6 gennaio.

Lemon Bowl, tradizione e qualità. Il torneo romano attira ogni anno un elevatissimo numero di iscritti, quest’anno arrivati alla considerevole cifra di 1234. “È sempre un piacere iniziare la stagione agonistica con il Lemon Bowl – racconta Sandro Di Trento, maestro del circolo romano Empire –, evento durante il quale si respira una bellissima atmosfera di tennis vero e sani valori sportivi, conditi da una perfetta organizzazione”. È dello stesso avviso Riccardo Grassi, maestro e vice capitano della squadra di Serie A1 del Tennis Club Parioli. “Questo non è un torneo come gli altri – spiega Grassi – e probabilmente non lo è mai stato. Ho iscritto undici dei miei ragazzi delle classi 2005 e 2006 e tutti sono emozionati e tesi in vista dell’esordio. Mi ripetono continuamente di non aver dormito la notte pensando al torneo”. Il Lemon Bowl, giunto alla trentatreesima edizione, vedrà in campo quest’anno 32 delle migliori promesse del tennis italiano, nate nel 2004 e nel 2005, in seguito all’accordo tra la Federazione Italiana Tennis e l’organizzazione dell’evento. “L’asticella al Lemon si alza sempre di più – racconta Valerio Prisco, maestro dell’Eur Sporting Club – e il raduno Fit del 2017 ne è una splendida testimonianza. Sarà un’edizione qualitativamente molto molto interessante”.

Prima costruire, poi vincere. Non è un concetto facile da assimilare per ragazzi e genitori, ma tornei come il Lemon Bowl devono rappresentare un momento di crescita, senza inseguire a ogni costo la vittoria. In passato hanno disputato questo torneo, senza alzare la coppa, tennisti del calibro di Borna Coric, Dmitry Tursunov, Igor Andreev e le azzurre Mara Santangelo e Camila Giorgi. “Vi sono casi in cui un genitore si esalta per la vittoria in un torneo giovanile – racconta ancora Prisco – ma noi dobbiamo essere bravi a far capire a padri, madri e ragazzi quali siano le priorità per una crescita tennistica completa. Bisogna avere pazienza, senza esaltarsi né deprimersi in base a vittorie e sconfitte”. “Il maestro deve stare molto vicino ai genitori e ai ragazzi – chiosa Di Trento – analizzando con loro il livello di gioco e non il risultato, cercando di spiegare in cosa si debba crescere senza l’assillo del successo a ogni costo”.

Si torna in campo alle 9. La giornata di domani vedrà svolgersi altri 150 incontri delle categorie under 9, 12 e 14, sotto l’occhio attento di maestri, genitori e appassionati.

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