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Matteo Donati, piemontese di 23 anni, allenato da Coach Massimo Puci, appare finalmente tornato ai livelli che gli competono: con un best ranking del 2015 alla posizione 159 ATP ormai 3 anni fa, Donati in questa stagione sta giocando un tennis brillante e propositivo. Dopo la semifinale a Ostrava di qualche settimana fa, al Challenger di Vicenza (75mila$, terra) l’azzurro ha conquistato la finale, persa purtroppo al terzo set dal boliviano Hugo Dellien, uno dei giocatori più “caldi” del circuito nell’ultimo periodo. Il boliviano conquista il best ranking al numero 114 ATP. Donati intanto risale al numero 225 della classifica mondiale e promette di essere di nuovo protagonista in un momento assai felice per il tennis italiano con tanti ragazzi in crescita, come lo stesso Jimbo Moroni, battuto in semifinale proprio da Dellien. Per Moroni la scelta della Spagna, dove si allena ora da Coach Burrieza, si è rivelata davvero vincente, per la vicinanza con gli affetti, in particolare con la sorella. In semifinale è arrivato anche Salvo Caruso, uno di quei tennisti su cui si può sempre stare sicuri che darà il massimo, tanto da aver eliminato la tds 5 Travaglia.
Jacopo Berrettini, fratello del più famoso Matteo, conquista il suo primo titolo a Reggio Emilia (15mila$+H, terra), battendo in finale il più quotato Bortolotti, finalmente tornato a buoni livelli. Il tennista romano del Circolo Canottieri Aniene entra ora in top 1000, ed è migliorato davvero tanto sia in difesa sia sul diritto, mentre il rovescio è il colpo naturale.
Il francese Okala, fortissimo sul servizio, conquista il torneo più ricco della settimana tra i Futures, a Bacau in Romania (25mila$+H, terra) addirittura senza perdere nemmeno un set, battendo in finale il padrone di casa Apostol. Il cinese Zhe Li vince il secondo titolo stagionale in casa a Luzhou (25mila$, hard) e a 31 anni sembra aver trovato una seconda giovinezza. In Uzbekistan ad Andijan (25mila$, hard) vince il padrone di casa Fayziev. In Argentina a Cordoba (15mila$, terra) trionfa Facundo Arguello che presto rivedremo vicino alla top 100 come quattro anni fa, adesso che è rientrato al massimo della condizione dopo uno stop per infortunio nel 2016. Lo sloveno Kocevar-Desman vince il torneo di Kiseljak, in Bosnia (15mila$, terra) mentre il padrone di casa Rikl trionfa nel torneo di Most in Rep. Ceca (15mila$, terra) conquistando il best ranking in top 600 ATP. Torna a vincere un torneo l’australiano Banes a Singapore (15mila$, Hard) mentre sul veloce spagnolo di Sta. Margarida Montbui (15mila$, Hard) il finlandese Ruusuvuori ex numero 4 del mondo Juniores e allenato da Federico Ricci nell’Accademia di Nieminen va a conquistare il primo titolo stagionale e il best ranking in top 500 ATP.
Chi continua ad andare forte, davvero forte, è il 25enne tunisino Moez Echargui, il più indicato successore di Jaziri, di cui più volte abbiamo parlato, dotato di un tennis moderno e divertente, e con una preparazione atletica davvero speciale: conquista il torneo di Jerba in Tunisia (15mila$, Hard) e vola verso il best ranking intorno alla posizione numero 400 che gli permetterà a breve di giocare i Challenger come ha già fatto lo scorso anno in occasione del torneo di Perugia.
Ad Antalya in Turchia (15mila$, terra) trionfa il tedesco Peter Heller, 25 anni e grande ascesa, in un torneo che ha visto il nostro Licciardi spingersi fino ai quarti di finale. Infine in Zimbabwe (15mila$, Hard) vince il padrone di casa Benjamin Lock, tennista africano ma di origine europea con pelle bianca e capelli rossi, che nella sua carriera ha trionfato 4 volte a livello Futures e solo in Africa nonostante viaggi anche in Europa. Lock ha vinto anche il torneo di doppio con suo fratello John.