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“Con l’avvio del campionato di calcio di serie A gli utenti DAZN si sono trovati, loro malgrado, a vivere un’odissea di cui, nonostante siano ormai trascorse diverse settimane dalle prime partite, non si intravede la fine. La situazione ha ormai assunto tinte paradossali: non solo molti utenti non riescono ad usufruire del servizio pagato a causa di assenze di segnale, blackout e continui blocchi del video ma ora non risulta neanche possibile utilizzare i voucher emessi a titolo di rimborso proprio per i disservizi delle scorse settimane”. Così il comunicato stampa della Federconsumatori, tornata alla carica per denunciare i continui disservizi della piattaforma che si è assicurata i diritti tv della Serie A per le prossime tre stagioni, compresa quella in corso.
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La Federconsumatori poi rincara la dose, sottolineando come l’azienda abbia adottato “metodi quantomeno discutibili: il rimborso non è stato riconosciuto alla totalità della clientela, bensì la società si è arrogata l’autorità di decidere a chi erogare la gratuità, in base peraltro a criteri e parametri non del tutto chiari. Inoltre, continuiamo a chiederci con quali mezzi sia stata operata la selezione degli aventi diritto e come la stessa DAZN sia stata in grado di identificare con precisione gli utenti impattati dai disservizi. Come se non bastasse, in questi giorni anche molti dei “fortunati” che hanno ricevuto la mail con link per ottenere il rimborso hanno segnalato il mancato funzionamento del collegamento o, in altri casi, l’invio di un voucher già scaduto e quindi inutilizzabile. È evidente quindi come la piattaforma non sia in grado né di assicurare un servizio adeguato ed efficiente né di gestire il rapporto con gli utenti”.
“DAZN”, conclude il comunicato stampa, “sta mandando in onda il peggiore spot possibile per la tanto decantata “rivoluzione” nella trasmissione degli eventi sportivi. Quella che avrebbe potuto essere una svolta fondamentale nel processo di digitalizzazione del Paese si sta trasformando in una presa in giro per i consumatori, che si trovano di fatto in balìa di un operatore che continua a non assicurare il servizio promesso e pagato a caro prezzo nonché a non rispettare i diritti degli utenti”.
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