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Quattro donne dell’Arabia Saudita saranno presenti ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, che partiranno il prossimo 5 agosto con la cerimonia d’apertura. Le quattro atlete sono Sarah Attar, la schermitrice Lubna al-Amir, la judoca Jud Fahmi (nella categoria fino ai 52 kg) e la velocista Kariman Abul-Jadayil, che correrà nei 100 metri.
Le atlete hanno ricevuto un invito speciale da parte del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) visto che le norme religiose in Arabia Saudita non consentono alle donne di praticare sport e, quindi, partecipare ad eventi di qualificazione, quindi l”unico modo per competere alle Olimpiadi è su diretto invito del Cio. “Il Comitato Olimpico Internazionale ci ha dato quattro inviti e noi ne faremo uso“, ha detto una fonte del Comitato olimpico dell”Arabia Saudita alla dpa. “Prenderemo tutte le misure necessarie per assicurare la partecipazione dell”Arabia Saudita con tutti i requisiti”. Il Cio richiede da alcuni anni nella Carta Olimpica che ogni delegazione abbia almeno una donna. Vista la possibilità di essere sanzionati in caso di mancato rispetto della norma, l’Arabia Saudita ha gareggiato a Londra 2012, per la prima volta nella sua storia, con due donne: Attar, che ha gareggiato negli 800 metri, e la judoka Wojdan Shaherkani. Nonostante la presenza delle donne, il Comitato olimpico saudita ha assicurato che in nessun caso saranno violate le leggi religiose. “Continueremo ad agire in accordo con le leggi governative e religiose. Le atlete saudite parteciperanno ai Giochi nel pieno rispetto delle norme religiose”, ha aggiunto la fonte.