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Il ciclismo è subito protagonista a Rio 2016. Sabato 6 agosto, ore 14.30 (9.30 in Brasile), è in programma la prova in linea su strada maschile: 144 atleti al via da 61 paesi differenti si sfideranno per le medaglie in un percorso che promette scintille. L’arrivo è previsto tra le 20.10 e le 20.45 italiane. Andiamo a scoprire nel dettaglio il tracciato e i favoriti.
PERCORSO – Si parte e si arriva a Capocabana, per un totale di 241.5 chilometri di pura adrenalina. I primi 13, e così gli ultimi 12, sono completamenti pianeggianti. In mezzo l’inferno. Al chilometro 39 inizia il circuito di Grumari, il primo dei due previsti: 24.8 km da ripetere per quattro volte e con due brevi salite: Grumari (1200 metri al 7%) e Grota Funda (2100 metri al 4%). Quindi un altro tratto pianeggiante per immettersi nel secondo circuito, quello di Canoas/Vista Chinesa. È questo il punto cruciale, dove presumibilmente verrà fatta la scrematura decisiva per la vittoria finale. Misura 25.7 km e andrà ripetuto per tre volte. La salita di Vista Chinesa, 8.9 km al 5.7%, non è di per sé impossibile, ma il fatto di doverla scalare per 3 volte in rapida successione e considerando che i primi 4 km sono durissimi, con punte fino al 13%, aumenta non di poco la difficoltà . Anche la discesa dopo lo scollinamento è interessante e misura 6 chilometri. Completato il terzo e ultimo giro mancheranno 12 km al traguardo di Fort Copacabana, tutti in pianura.
I FAVORITI – Si tratta di una prova per corridori eclettici, capaci di andar forte sia in salita che in discesa e in grado di difendersi anche in pianura. A parte un’eccellente condizioni fisica di base, come in tutte le prove di un giorno sarà necessaria una buona dose di sagacia tattica: è importante sapersi gestire, capire quand’è il momento di forzare la mano e lavorare come squadra. Sulla carta il nostro Vincenzo Nibali si addice perfettamente a questa tipologia di tracciato, ma gli avversari non mancano di certo. Il siciliano sarà coadiuvato da due alfieri di spessore quali Fabio Aru e Diego Rosa. Nonostante i forfait di Nairo Quintana e Alberto Contador, Colombia e Spagna possono comunque vantare due quintetti straordinari: da una parte Alejandro Valverde, Joaquim Rodriguez, Imanol Erviti, Ion Izaguirre e Jonathan Castroviejo, dall’altra Jarlinson Pantano, Sergio Henao, Miguel Angel Lopez, Esteban Chaves e Rigoberto Uran. Da non sottovalutare, poi, la Gran Bretagna di Adam Yates e, forse, Chris Froome (il fresco vincitore del Tour potrebbe preservarsi in vista della prova a cronometro) e il Belgio, che tra gli altri schiera Philippe Gilbert, Greg Van Avermaet e Tim Wellens. E poi c’è l’Olanda di Steven Kruijswijk e Tom Dumoulin, ancora in dubbio dopo la frattura del polso rimediata al Tour, la Francia di Romain Bardet e Julian Alaphilippe. Senza dimenticare la Polonia di Rafal Majka e Michal Kwiatkowski e atleti imprevedibili come il portoghese Rui Costa, il costaricense Andrey Amador e l’irlandese Daniel Martin.
CRONOMETRO – Mercoledì 10 agosto ci sarà invece la cronometro, 54.5 chilometri con partenza e arrivo a Pontal. Quaranta i corridori al via; il primo partirà alle 10:00 locali (le 15 in Italia). Il percorso prevede due giri sul circuito di Grumari, già affrontato nella prova in linea. Le brevi salite di Grumari e Grota Funda, da scalare per due volte ciascuna, aggiungeranno maggior imprevedibilità alla prova. Se si ristabilirà dall’infortunio al polso, difficile pensare a un vincitore diverso dall’olandese Tom Dumoulin. Occhio anche a Chris Froome, che di recente l’ha battuto nella cronoscalata di Megève al Tour. Per l’Italia ci saranno Vincenzo Nibali e Damiano Caruso.