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I Giochi Olimpici, si sa, hanno sempre sostenitori e detrattori, anche già in fase di candidatura. E non c’è cammino della torcia olimpica che non abbia incontrato qualche ostacolo prima che il fuoco dello sport andasse ad accendere il braciere che accompagna le due settimane di auspicata tregua sportiva.
La fiamma olimpica di Rio 2016, accesa ad Olimpia ad aprile, è approdata in Brasile ad inizio maggio per percorrere i suoi 20.000 chilometri e per approdare, dopo essere passata per le mani di 12.000 tedofori, a Rio il prossimo 5 agosto.
Ma proprio nello stato di Rio, dove la torcia è arrivata ieri per le ultime tappe del suo cammino, le polemiche contro gli imminenti Giochi (che in Brasile sarebbero visti come un beneficio soltanto da un terzo della popolazione) sono accesissime da parte di dipendenti ministeriali che lamentano il ritardo di più di due mesi nel pagamento degli stipendi. E così, per rispettare la tradizione, nella notte scorsa nella città di Angra dos Reis un gruppo di manifestanti ha a più riprese spento il fuoco olimpico, costringendo gli organizzatori ad interrompere temporaneamente il percorso.