Olimpiadi Tokyo 2020

Tokyo 2020, pallanuoto: il Settebello non muore mai, altra rimonta con l’Ungheria

Pallanuoto - Settebello - Rio 2016 - Foto Mezzelani/Gmt

Quest’Italia non molla mai. La Nazionale di Sandro Campagna rimonta anche l’Ungheria e chiude il girone olimpico con un pareggio per 5-5. E adesso bisogna aspettare gli altri risultati per capire il piazzamento nel girone e gli accoppiamenti dei quarti di finale. Magiari sempre avanti e azzurri che riacciuffano il risultato nel quarto tempo con Figlioli e Di Fulvio.

Dopo quasi tre minuti di gioco arriva il vantaggio ungherese, in parità numerica, per mano di Jansik, terzo mancino dei magiari. Il pareggio è immediato con il mancino italo-argentino Echenique che capitalizza la prima superiorità numerica azzurra. I due numeri 8 accendono la partita. Fiondata di Zalanki, prossimo mancino della Pro Recco e Del Lungo respinge con braccia e zigomo. Di Fulvio forza il tiro che finisce alto. A 6’20” il capitano Danis Varga, 34enne alla sua quarta Olimpiade, riporta avanti l’Ungheria con un tiro dal perimetro; Echenique questa volta non riesce a pareggiare nell’azione successiva. L’ultima controfuga azzurra svanisce senza neanche tirare. Gara fisica e tattica. Il Settebello difende bene (Presciutti domina) e quando guadagna l’uomo in più è sempre pungente: alla quarta occasione Aicardi fa 2-2 (2/4 contro lo 0/4 ungherese dopo dieci minuti di gioco). Varga, che non ha certo bisogno di “favori”, trova lo spazio e fredda Del Lungo per il nuovo vantaggio della squadra di Marcz. Non ha fortuna Luongo e il suo tiro timbra la traversa a portiere battuto. L’Ungheria difende bene e ci impedisce di andare al tiro con precisione. Anche l’Italia serra i ranghi ma al sesto uomo in meno concede gol: ancora Varga per il 4-2 a 6’30” del secondo tempo. Figari esce per limite di falli a 28″ dalla sirena di cambio vasca. A metà gara la media gol in superiorità scende a 2/7 per l’Italia (1/7 Ungheria).

Timeout Italia a 2’40” del terzo periodo: Campagna detta lo schema, la conclusione di Presciutti non graffia. Vamos commette fallo da rigore su Aicardi venti secondi dopo e capitan Figlioli dai cinque metri dimezza lo svantaggio. Si soffre. La pressione e l’intensità delle finte ungheresi sono difficili da contrastare. Del Lungo fa gli straordinari: chiude con autorità la controfuga, è aiutato dal palo nella nona inferiorità ma non può nulla sulla conclusione del difensore Angyal al decimo extra player degli avversari. Comincia il quarto tempo e Figlioli, da capitano coraggioso, si prende le responsabilità e spinge i compagni; fa 5-4 dopo 32 secondi, colpisce il palo nell’occasione successiva. L’Ungheria ha una doppia superiorità ma Bodegas chiude con il busto e l’Italia respinge l’attacco al mittente. Ultimi tre minuti: Lungo schiaccia troppo e va soltanto vincino al pareggio. L’Ungheria preferisce controllare, senza rischiare di prendere la ripartenza. A 93 secondi dalla fine nuova superiorità numerica azzurra: Campagna chiama il timeout e dopo una lunga rincorsa l’Italia pareggia con il gol di Francesco Di Fulvio. I due portieri protagonisti dei secondi finali; prima Del Lungo si supera respingendo la beduina di Harai, Nagy salva il risultato sul tiro ravvicinato di Bodegas.

Ungheria-Italia
Ungheria: Nagy, Angyal 1, Manhercz, Zalanky, Vamos, Hosnyanszky, Pasztor, Jansik 1, Edrdelyi, Varga 3, Mezei, Harai. All Tamas Marcz
Italia: Del Lungo, Di Fulvio 1, Luongo, Figlioli 2 (1 rig), Presciutti, Velotto, Renzuto Iodice, Echenique 1, Figari, Bodegas, Aicardi 1, Dolce. All. Alessandro Camapagna
Arbitri Buch (Esp) e Voevodin (Rus)
Note: parziali 2-1, 2-1, 1-1, 0-2. Usciti per limite di falli Figari (Italia) nel secondo, Harai (Ungheria) nel quarto tempo.

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