Impresa di Vinzenz Geiger. Nella combinata nordica, valevole per le Olimpiadi di Pechino 2022, il tedesco si laurea campione olimpico con un’azione semplicemente incredibile: nell’ultimo kilometro il tedesco inserisce le marcie alte, ricuce 30 secondi di distacco dalla coppia davanti e riesce a vincere una memorabile medaglia d’oro. Dietro di lui il norvegese Joergen Graabak che segue il suo traino e si prende l’argento. Medaglia d’argento per l’austriaco Greiderer che era stato sempre in fuga, grossa delusione invece per Julian Schmid che sembrava ormai aver vinto l’oro. Ma nel finale crolla e chiude solamente ottavo. Per l’Italia arriva il miglior risultato in carriera di Emanuele Buzzi, sedicesimo al traguardo. Staccati Alessandro Pittin, trentaduesimo, e Iacopo Bortolas, trentatreesimo all’esordio olimpico.
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Nella prova di salto c’era stato un dominio del giapponese Ryota Yamamoto, l’unico a superare il punto di HS con 108 metri che valgono 133 punti, ben 10 in più rispetto al secondo in classifica, l’austriaco Lukas Greiderer, che con 123.4 punti partirà con un ritardo di 38″ rispetto al nipponico nella prova di fondo di 10 km. Quasi appaiato all’austriaco, il tedesco Julian Schmid, che con i suoi 123.1 punti partirà con +40″ rispetto a Yamamoto. Raffaele Buzzi è il primo degli italiani, 22esimo e penalizzato dal vento in quel momento fuori corridoio: ne escono comunque 93 metri, che vogliono dire 99.9 punti; con una situazione di vento più favorevole, il punteggio sarebbe sicuramente stato più alto, ad ogni modo tale risultato vale un distacco di 2’12”, che rende di fatto impossibile un recupero, ma consente ancora un buon piazzamento. 26esimo Iacopo Bortolas che, tra i primi a gareggiare, totalizza 97 punti, che lo vedranno partire con +2’24”. Decisamente più staccato Alessandro Pittin, con un salto negativo in cui ha totalizzato 62.9 punti: nella seconda prova, partirà a +4’40”.
