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La Russia è stata bandita dai Giochi Invernali 2018 di Pyeongchang. E’ questa la decisione definitiva del Comitato Olimpico Internazionale che ha sentenziato sul caso doping. Gli atleti russi in vista delle Olimpiadi invernali potranno partecipare se riceveranno una valutazione positiva da parte di una commissione ad hoc, ma in ogni caso potranno farlo soltanto sotto gli emblemi della bandiera e dell’inno olimpici. Una decisione forte da parte del Cio.
Nella giornata di mercoledì 6 dicembre è prevista una speciale conferenza di Vladimir Putin per rispondere alla decisione del Cio. Non è esclusa la possibilità che il presidente della Federazione Russa decida di non inviare alcun atleta ai Giochi Olimpici invernali di Pyeongchang 2018.
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Il comitato esecutivo del Cio ha studiato e discusso a lungo i risultati della Commissione guidata dall’ex presidente della Svizzera, Samuel Schmid, che si è occupata della manipolazione sistematica del sistema antidoping in Russia. In oltre 17 mesi di intenso lavoro, la Commissione Schmid ha raccolto prove e informazioni, tenendo audizioni con tutti i principali attori. Le conclusioni del Rapporto Schmid hanno confermato “la manipolazione sistemica delle regole e del sistema anti-doping in Russia durante i Giochi Olimpici Invernali Sochi 2014“. Di conseguenza, la Commissione Schmid ha raccomandato al Cio di “adottare le misure appropriate che dovrebbero essere sufficientemente forti da sanzionare efficacemente l’esistenza di una manipolazione sistemica delle regole e del sistema antidoping in Russia, nonché la responsabilità giuridica delle varie entità coinvolte, proteggendo al contempo i diritti dei singoli atleti russi puliti“.
Dopo aver discusso e approvato il Rapporto Schmid, il Comitato Esecutivo del Cio ha preso oggi la decisione di sospendere il Comitato olimpico russo (ROC) con effetto immediato, mentre singoli atleti russi, seguendo rigorosi criteri di selezione, potranno essere invitati ai Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018. Questi atleti invitati parteciperanno, sia in gare individuali o di squadra, sotto il nome di “Atleta Olimpico dalla Russia (OAR)“, sotto la bandiera olimpica. L’inno olimpico sarà suonato in ogni cerimonia che riguardi questi atleti. Il Cio ha poi deciso di non accreditare a Pyeongchang 2018 alcun funzionario del ministero dello sport russo, escludendo così l’ex ministro dello sport Vitaly Mutko e il suo ex vice Yuri Nagornykh da qualsiasi partecipazione a tutti i futuri Giochi Olimpici. L’ex amministratore delegato del Comitato organizzatore Sochi 2014, Dmitry Chernyshenko, è stato escluso dalla Commissione di coordinamento Pechino 2022. Inoltre il presidente del comitato olimpico russo, Alexander Zhukov, è stato sospeso dal ruolo di membro Cio.
Il Cio si è riservato il diritto di adottare misure e sanzionare le altre persone implicate nel sistema. Il ROC
rimborserà i costi sostenuti dal Cio per le indagini e contribuirà alla creazione dell’Autorità indipendente di
controllo per la somma totale di 15 milioni di dollari, per costruire un sistema anti-doping globale capace e funzionale. Il Cio potrà revocare parzialmente o totalmente la sospensione del ROC dall’inizio della Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018, a condizione che queste decisioni siano pienamente rispettate e attuate dal ROC e dagli atleti e funzionari invitati in Corea.