[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Tanti australiani protagonisti nell’undicesima giornata di Australian Open 2022, che ha decretato finalisti e finaliste di doppio maschile e femminile, ma soprattutto del singolare femminile. A prendersi la scena è stata proprio la padrona di casa Ashleigh Barty, che ha dominato un altro match ed ha raggiunto l’atto conclusivo del torneo per la prima volta in carriera. La giocatrice australiana, match dopo match, si conferma la più forte del mondo e trionfa con una facilità disarmante, quasi facesse un altro sport. La vittima odierna è stata Madison Keys, in semifinale a Melbourne per la prima volta dal 2015, travolta con un sonoro 6-1 6-3. Sicuramente Keys avrebbe potuto fare qualcosa di più, magari commettendo meno gratuiti, ma contro una fuoriclasse come Barty è un’impresa quasi impossibile.
Basti pensare che nel 2022 l’australiana ha vinto tutti e 10 i match disputati, conquistando ben 20 set di fila. Limitandosi solamente agli Australian Open, invece, ha perso la bellezza di 21 giochi per approdare in finale. Nel ventunesimo secolo, solamente in tre slam era accaduto che una finalista ne perdesse di meno. Inoltre, è rimasta in campo per un totale di 6 ore e 6 minuti nell’arco dei 6 match disputati: un’invidiabile media di 1h 1′ a incontro. Tutti questi dati ovviamente non le garantiscono la certezza di vittoria in finale, ma sicuramente non passano inosservati e sottolineano come al momento ci sia una vera dominatrice nel circuito Wta.
Per quanto riguarda la semifinale contro Keys non c’è molto da raccontare. Barty ha infatti dominato con il servizio, scagliando 5 aces, perdendo appena 4 punti con la prima di servizio ed annullando entrambe le palle break concesse. Neppure una giocatrice come Keys, che ha vinto 11 dei 12 match disputati in stagione, è riuscita a frenare la sua furia. L’americana si può comunque consolare con il ritorno in Top 30. Barty invece è certa di restare in vetta al ranking Wta e continua a mandare messaggi eloquenti alle sue colleghe: quest’anno non sarà facile sconfiggerla.
[the_ad id=”668943″]
A senso unico anche l’altra semifinale, dove non sono stati rispettati i pronostici della vigilia. Iga Swiatek è stata infatti battuta in due rapidi set da Danielle Collins. 6-4 6-1 lo score del match, maturato in 78 minuti di gioco. La polacca probabilmente ha accusato le fatiche della battaglia contro Kanepi e non è riuscita ad opporre resistenza alla sua avversaria. Piuttosto emblematiche le statistiche al servizio: Swiatek ha tenuto appena 3 turni di battuta su 9, conquistando solamente 3 punti con la seconda di servizio (e perdendone 18). Ai demeriti della campionessa del Roland Garros 2020, però, vanno sommati i grandi meriti di Collins, che sta vivendo le migliori due settimane della sua carriera. Sabato giocherà infatti la sua prima finale slam di sempre, ma soprattutto farà il suo debutto in Top 10. E pensare che Danielle non aveva disputato alcun torneo di preparazione agli Australian Open. La 28enne della Florida inoltre non partirà spacciata contro Barty. Sicuramente non avrà i favori del pronostico dalla sua parte, ma l’anno scorso l’ha già battuta in quel di Adelaide – ergo, sa come si fa – e proverà a giocarsi le sue carte. L’australiana comunque è avanti 3-1 nei precedenti e andrà a caccia del suo terzo slam in carriera, peraltro sulla terza superficie differente.
Senza dover aspettare il successo di Barty, tuttavia, i tifosi australiani avevano già potuto esultare per le vittorie dei propri beniamini. Ebden e Purcell hanno infatti sconfitto Ram/Salisbury, approdando in finale del torneo di doppio maschile. I due aussie sfideranno due connazionali, che nel corso di queste settimane non sono passati sotto traccia. Si tratta di Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis, i quali grazie al successo ai danni di Granollers/Zeballos hanno raggiunto la prima finale slam della loro carriera. In delirio il pubblico della Rod Laver Arena, infiammato dai due australiani. Cala la notte su Melbourne e cala il sipario sull’undicesima giornata degli Australian Open 2022. Tra non tante ore, però, si ritorna in campo con le semifinali maschili, che promettono spettacolo. CLICCA QUI PER LA PREVIEW
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”676180″]