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Linoy Ashram è la nuova campionessa olimpica di ginnastica ritmica. Una medaglia d’oro che scrive la storia per Israele e per la disciplina, perché il dominio russo resisteva dall’edizione dei Giochi Olimpici di Sidney 2000. La 22enne trionfa nella finale dell’All-Around individuale, al termine del programma sui quattro attrezzi (cerchio, palla, clavette, nastro) con il totale di 107.800, battendo la grande favorita del concorso, la campionessa del mondo Dina Averina. La russa si deve accontentare, tra le lacrime, della piazza d’onore a quota 107.650. Medaglia di bronzo per la bielorussa Alina Harnasko (102.700 pt.), capace di buttare giù dal podio – anche in questo caso a sorpresa – l’altra gemella russa, Arina Averina, per sei decimi di punto (102.100 pt.).
Una gara storica – e stoica – per Milena Baldassarri, che già aveva riscritto la storia centrando una finale individuale che mancava all’Italia da ben 21 anni. L’aviere dell’Aeronautica Militare chiude la sfida tra le migliori dieci ginnaste del panorama globale in sesta posizione, con il complessivo che sfiora quota cento (99.625 pt.), dietro soltanto ai mostri sacri della disciplina. Nessuna ginnasta azzurra era mai riuscita a centrare un piazzamento così importante nella storia delle Olimpiadi. La ravennate, allenata alla corte di Fabriano proprio da un’ex olimpica (Londra 2012) come Julieta Cantaluppi, ha svolto una gara impeccabile senza neanche un errore, in un crescendo di intensità e convinzione nei propri mezzi: 25.100 al cerchio, 25.625 alla palla, 26.500 alle clavette e 22.400 con l’ultimo insidiosissimo nastro. Il quinto posto della bulgara Boryana Kaleyn, comunque, è distante un punto esatto (100.625 pt.), quindi neanche così irragiungibile. Buono a sapersi per il futuro prossimo, che prevede già un Mondiale a ottobre, sempre in Giappone. Alle spalle della 19enne azzurra, tante rivali di assoluto valore: l’altra israeliana Nicol Zelikman (95.600 pt.), la bielorussa Anastasiia Salos (95.175 pt.) che ha deciso di gettare al vento la sua gara forse per inesperienza, le due giovani ucraine Khrystyna Pohranychna (95.100 pt.) e Viktoriia Onopriienko (93.350 pt.).
Alexandra Agiurgiuculese, l’altra italiana che ha preso parte all’Olimpiade nipponica, si era invece fermata ieri alla gara di qualificazione, chiusa al 15° posto e dunque fuori dalla top ten delle finaliste. Questa notte, infine, la squadra nazionale delle Farfalle è attesa da grande protagonista al medal round tra i migliori otto gruppi, dopo aver strappato quest’oggi il pass con il terzo punteggio dietro Bulgaria e ROC russo.
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