Formula 1

F1, penalità power unit 2018: le componenti e la spiegazione del regolamento

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton - Foto Takayuki Suzuki - CC-BY-2.0

Come anticipato in precedenza (clicca qui) nel Mondiale 2018 della Formula 1 vedremo diverse novità rispetto alla stagione precedente. Il cambio più importante per le prestazioni delle vetture e per l’andamento del campionato, lungo il percorso delle 21 gare, sarà la modifica dell’utilizzo delle componenti della power unit. Ciascuna vettura dispone di una “PU” composta da ben sei elementi differenti che si dividono in: motore interno di combustione, turbocompressore, MGU-H, MGU-K, batteria dell’ERS e motore elettrico. Nel corso del 2017 i piloti avevano la possibilità di raggiungere il limite di 4 di questi elementi dopodiché, in caso di rottura, malfunzionamento o ulteriore “upgrade”, sarebbero andati in contro alla classica grid penalty.

COSA CAMBIA? Il motore interno di combustione, il turbocompressore e l’MGU-H avranno il limite di tre utilizzi mentre l’MGU-K, la batteria dell’ERS ed il motore elettrico scenderanno addirittura a due utilizzi. Un cambiamento che, a fronte di quanto visto nella precedente stagione, spaventa tanti piloti viste le numerose modifiche apportate nel corso dei week end di gara.

GRID PENALTY, LA SPIEGAZIONE – Quante posizioni di penalità in griglia verranno inflitte al pilota che sforerà il limite? In caso di superamento del limite il risultato conquistato (o da conquistare) in qualifica verrà appunto influenzato dalla grid penalty. Nel momento in cui un pilota oltrepasserà il limite (di 3 per ICE, TC e MGU-H o di 2 per MGU-K, ES o CE) per la prima volta di un determinato elemento subirà 10 posizioni di penalità mentre i successivi “primi cambi” degli altri elementi della power unit apporteranno 5 posizioni di penalizzazione, e così via ad ogni nuova sostituzione. Nel caso in cui un pilota dovesse racimolare almeno 15 posizioni di penalità in un unico week end, il risultato della qualifica verrà vanificato, anche in caso di pole position. Il nuovo regolamento non farà “calcoli” oltre le 15 posizioni di penalità: il pilota verrà retrocesso immediatamente sul fondo griglia.

Un cambiamento positivo o negativo? Sarà il Mondiale 2018 a mostrarcelo, saranno le prestazioni delle nuove vetture a giudicare questo passo in avanti della federazione. Nella speranza, comunque, di non vedere gare e qualifiche “falsate” da un risultato pregiudicato.

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