Formula 1

F1 Mondiale 2017, il diario di bordo: dall’Austria alla Gran Bretagna

Valtteri Bottas, Mercedes F1 2017 - Foto Bruno Silverii

Dall’Austria alla Gran Bretagna, da Spielberg a Silverstone: il diario di bordo del Mondiale 2017 di Formula 1.

LONDON LIVE. Una novità assoluta sbarca nel mondo della Formula 1: diverse vetture di F1 quasi attuali o di qualche anno fa hanno sfrecciato nel pomeriggio per le vie di Londra. Una folta cornice di pubblico ha accolto il circus, con i piloti protagonisti di donuts (i classici ciambelloni, cerchi formati dalle sgommate) e diverse interviste. L’entusiasmo è stato palpabile e il più applaudito è stato il ferrarista Vettel. Assente, giustificato da Mercedes, Hamilton, con il suo pubblico che non l’ha presa bene. Ad ogni modo, l’iniziativa è stato un ampio successo e la Formula 1 sta pensando di ripetere la cosa in altre città del mondo, perla gioia dei fan. Vi immaginate l’apoteosi dei tifosi nel vedere Vettel e la sua Ferrari transitare in piazza Duomo a Milano nei giorni precedenti al Gran Premio di Monza? O nell’osservare Alonso davanti alla Sagrada Familia di Barcellona? Liberty Media sta avvicinando sempre più la Formula 1 alla gente ed è quello che ci voleva.

JUMP BOT-START? Ha generato polemiche la partenza di Bottas nel Gran Premio d’Austria. Il pilota finlandese, infatti, ha mosso la vettura qualche istante prima dello spegnimento delle luci semaforiche, ma entro i limiti di tolleranza (30 cm) consentiti per le regolazioni sulla frizione, che inevitabilmente fanno ondeggiare e muovere la vettura. Fatto sta che Valtteri è stato molto fortunato che il semaforo si sia spento nel momento giusto e ne ha approfittato per avere una partenza lanciata, da lui stesso definita la migliore della sua carriera (ed effettivamente è praticamente impossibile fare meglio). Il vantaggio preso al momento dello scatto è stato talmente ampio che sia Vettel sia Ricciardo, alle sue spalle, hanno subito pensato a una partenza anticipata e richiesto ai commissari di controllare.

LEONE SDENTATO. In Austria ci si attendeva un Hamilton indiavolato, dopo aver subito quella che lui stesso aveva definito doppia ingiustizia, una della sorte – il poggiatesta che si stacca, costringendolo a una sosta ai box supplementare – e una dai commissari – la penalità inflitta a Vettel a Baku a suo parere è stata eccessivamente leggera. Lewis ha iniziato il weekend molto bene, ma poi, complice anche la sostituzione del cambio e la conseguente penalità, è stato distrutto da Bottas e anche dal ferrarista tedesco, con il gap nei suoi confronti che si allunga fino a toccare 20 punti. In gara, poi, con una strategia aggressiva, non è riuscito a superare Ricciardo. È evidente che il leone inglese non sia per nulla tranquillo, come dimostra anche la mancata partecipazione all’F1 London Live. Wolff l’ha giustificato parlando di stanchezza, ma se questo evento si fosse tenuto a Milano senza la presenza, con le stesse motivazioni, di Vettel sarebbe stata una perdita pesante. E infatti i suoi stessi tifosi inglesi non l’hanno presa bene. A Silverstone, però, gioca in casa e ha sempre ottenuto grandi risultati. Vedremo cosa accadrà quest’anno.

GIOVINHAAS. Dopo aver riportato la bandiera italiana all’interno dell’abitacolo a inizio stagione, con una grande prova a Melbourne e una meno bella a Shanghai in sostituzione di Wehrlein in Sauber, Antonio Giovinazzi inizia in Inghilterra una serie di sette sessioni di prove libere su 9 Gran Premi mancanti (non guiderà solo a Spa e a Singapore) con una Haas. Un’opportunità, creata da Ferrari, non da poco per il ragazzo di Martina Franca, che potrà così aumentare la propria esperienza anche e soprattutto a livello tecnico, con diversi paragoni che potrà fare tra i modi di lavorare di Ferrari, Sauber e Haas, da cui estrapolerà il meglio. La speranza rimane di vederlo stabile il prossimo anno, magari proprio in Haas in coppia con – perché no? – Leclerc.

SILVERSTONE. Il tracciato inglese, già presente nel primo campionato mondiale di F1 del 1950 e protagonista l’anno successivo della prima vittoria della storia Ferrari, è molto veloce, anche se negli ultimi anni è stato snaturato nel primo settore, composto da curve lente. Qui e nel secondo settore Ferrari potrà attaccare bene, mentre nel terzo, composto dalle esse veloci di Becketts e dalla velocissima curva Stowe (per intenderci, quella dove Schumacher si ruppe la gamba nel 1999) Mercedes sembra poter fare la differenza. Attenzione, però, perché la squadra italiana porterà un aggiornamento pesante del motore volto ad aumentare la potenza. Anche Mercedes avrà un update al propulsore, ma più probabilmente volto a poter allargare la finestra di utilizzo con la mappatura aggressiva.

Siamo tutti pronti per il Gran Premio britannico, con la lotta mondiale che è in pieno fermento. Riuscirà Vettel ad allungare di nuovo o Hamilton accorcerà? O sarà Bottas – che, numeri alla mano, nelle ultime 4 gare è stato colui che ha ottenuto più punti – ad aggiungersi alla sfida? A domenica l’ardua sentenza.

SportFace